La Juventus c’è. Paredes e Vlahovic, contro il Lecce è 2-1

Per decidere l'incrocio con i pugliesi servono due dei giocatori finora più deludenti. Il gol di Ceesay spaventa la Juventus ma non basta per garantire al Lecce almeno un punto. Vittoria fondamentale quella dei bianconeri per la corsa alla Champions

La Juventus c’è. Paredes e Vlahovic, contro il Lecce è 2-1

Tre punti servivano, tre punti sono arrivati. Il pubblico dell’Allianz Stadium potrà tornare a casa soddisfatto per la prestazione di una Juventus magari non spettacolare ma concreta e cattiva quanto basta. Il Lecce ha venduto cara la pelle e per ampi tratti della partita si è fatto addirittura preferire ma, alla fine, la qualità della rosa bianconera ha fatto pendere la bilancia dalla parte dei padroni di casa. La Juventus chiama; toccherà ora alle rivali per la Champions rispondere.

Primo tempo con un Lecce deciso a giocarsi il tutto per tutto che mette in crisi la retroguardia bianconera. Il gol annullato a Ceesay per fuorigioco è la sveglia che serviva ai bianconeri, che trovano il vantaggio su una gran punizione di Paredes. I pugliesi, però, ci credono e pareggiano grazie ad un rigore di Ceesay su fallo di mano di Danilo. La Juventus c’è e spinge forte: il primo gol di Miretti viene annullato ma poco dopo si sblocca Vlahovic, girando al volo un bel cross di Kostic. Nella ripresa il Lecce ci crede ma non trova spazi nell’attenta retroguardia bianconera. C’è spazio pure per Pogba e Chiesa ma sono ancora gli ospiti ad essere più convincenti.

La partita

Vista l’assenza pesante di uno dei punti chiave dell’ultima Juventus, Adrien Rabiot, Allegri è costretto a rimescolare le carte. Al centro della difesa, invece dell’ottimo Gatti, torna quindi Bonucci, facendo poi rifiatare sia Cuadrado che Alex Sandro. Spazio quindi a De Sciglio e ad un centrocampo visto pochissime volte questa stagione: al centro Paredes, Fagioli e Miretti ai lati, Locatelli in panchina a far compagnia a Pogba, quasi pronto per tornare in campo. In avanti, invece, nessuna sorpresa rispetto alla vigilia: dietro all’unica punta Vlahovic ci sarà Angel di Maria per fornire qualità e palle buone per il serbo. Chiesa e Milik pronti ad entrare in campo nel caso la partita dovesse complicarsi.

Allegri Juventus Lecce

Baroni deve fare a meno dello squalificato Strefezza e di parecchi infortunati, da Pongracic a Gallo ed Askilden. Il tecnico pugliese è quindi costretto a cambiare diverse cose: in difesa Romagnoli titolare, Gendrey in panchina con Baschirotto che scala a destra. Al centrocampo, invece, tornano titolari Gonzales e Maleh, con Blin che invece va in panchina. Oudin, invece, va in avanti a dare una mano a Ceesay e Banda. Di Francesco, non al massimo contro l’Udinese, partirà invece dalla panchina.

Si sbloccano Paredes e Vlahovic

Al pronti via, ecco il Lecce che non ti aspetti: bel movimento sulla destra di Oudin, passaggio davvero invitante sul quale si avventa Ceesay. L’attaccante africano in spaccata anticipa l’uscita di Szczesny e gonfia la rete. Fourneau non ha dubbi ed annulla, anche se ci vuole un buon minuto al VAR per confermare che l’avanti pugliese era partito con un attimo d’anticipo. La risposta dei padroni di casa arriva qualche minuto dopo, quando Kostic riceve un bel passaggio di Bonucci sulla sinistra e prova un pallonetto maligno. Idea niente male ma, per fortuna di Falcone, il pallone sfila a pochi centimetri dal palo lontano. Il Lecce, però, ha un approccio davvero niente male alla partita, senza alcun timore reverenziale: molta pressione, aggressività sul portatore di palla, pronti ad approfittare delle imprecisioni dei centrocampisti della Juve.

I bianconeri spingono bene sulla sinistra ma Vlahovic avrebbe bisogno di una mano in avanti per liberarsi dalle attenzioni dei centrali ospiti. Giro palla piuttosto lezioso quello dei padroni di casa, che non sembrano avere fretta di imporre il proprio marchio alla partita. La svolta, però, arriva al 14’ da uno dei giocatori che finora avevano deluso di più. Leandro Paredes si prende la palla su una punizione da circa 25 metri. La parabola messa dall’argentino è deliziosa, aggira la barriera, rimbalza proprio davanti a Falcone che non può arrivarci. Gran gol davvero quello dell’ex PSG, alla prima rete con la Juventus.

Paredes gol Juventus Lecce

La Juve ci prende gusto e si rende ancora pericolosa un paio di minuti dopo: cross basso di De Sciglio che arriva proprio sui piedi di Miretti. Prima che il centrocampista riesca ad arrivarci c’è la scivolata provvidenziale di Gonzales. I padroni di casa mettono alle corde il Lecce, costretto ad arretrare parecchio. Quando Hjulmand trova il tempo di lanciare i laterali, i pugliesi ripartono pure bene ma non capita molto spesso. Miretti scalda ancora i guantoni di Falcone al 20’ ma è tutta la Juve che sembra decisamente in palla. Tre minuti dopo è il Lecce a rendersi pericoloso: bello il cross del solito Oudin ma troppo alto, Ceesay prova ancora la spaccata ma non ci arriva.

Gol sbagliato, gol preso. Paredes lancia Di Maria, Fagioli prende il testimone e s’inventa un pallonetto che arriva proprio sui piedi di Miretti. Il giovane bianconero concretizza al meglio l’ennesimo inserimento micidiale ma parte un attimo in anticipo. Il VAR annulla quindi il primo gol dell’ex Next Gen in Serie A. Il Lecce si scuote e prova a reagire, aprendosi però alle ripartenze dei padroni di casa. Al 29’, sull’ennesima fuga di Banda sulla sinistra, De Sciglio è costretto ad un corpo a corpo e mette male il ginocchio, accasciandosi a terra. Periodo davvero sfortunato per l’ex milanista, costretto a lasciare il campo in barella: spazio quindi a Juan Cuadrado.

La Juventus arretra troppo ed il Lecce ne approfitta, mettendo diverse azioni interessanti. La svolta, però, arriva da un errore di uno dei capisaldo della difesa bianconera: Danilo salta per togliere il pallone a Gonzales ma sbraccia vistosamente. Fourneau è da quelle parti ed indica il dischetto. Ceesay si prende la responsabilità: rincorsa lunghissima, passetti per ingannare lo specialista Szczesny che intuisce la direzione ma non può arrivare sulla botta secca a fil di palo. 1-1 per il Lecce, che riapre la partita.

Ceesay gol Juventus Lecce

La reazione della Juventus è rabbiosa e ci vuole un intervento da campione del mondo di Umtiti per togliere il pallone buono per il 2-1 a Miretti. Il gol, però, è nell’aria ed arriva proprio dal giocatore più atteso: su un bel cross di Kostic, Dusan Vlahovic mette una girata al volo micidiale che s’insacca alla destra di Falcone. Tempismo perfetto quello del serbo, che torna al gol dopo 84 giorni di astinenza, riportando in avanti i padroni di casa.

Vlahovic festa Juventus Lecce

Il Lecce ci crede, poca Juve

Dopo un primo tempo denso di emozioni e gioco piacevole da entrambe le parti, il Lecce rientra in campo pronto a giocarsi le sue carte. I padroni di casa approfittano degli spazi, tanto da costringere Umtiti a stendere Miretti prima che entri in area. Giallo per l’ex campione del mondo e punizione interessante: Di Maria trova la sponda di Bremer che mette ancora davanti a Falcone proprio il numero 20. Bello l’inserimento ma poca precisione da parte del giovane talento bianconero. La Juventus, però, ne ha decisamente di più e gli ospiti soffrono parecchio a contenere l’assalto dei padroni di casa. Sul rovesciamento di fronte il Lecce getta nello scompiglio la retroguardia bianconera; ci provano sia Baschirotto che Pezzella ma senza riuscire a battere l’attento Szczesny. Gli ospiti cercano di gestire meglio il possesso palla, per poi attaccare l’area con parecchi effettivi. L’idea non è male, ma la Juve regge l’impatto, pur arretrando parecchio.

Vlahovic Baschirotto Juventus Lecce

Baroni decide di aumentare il peso in avanti, gettando nella mischia Di Francesco e Blin per Gonzales e Maleh. A sfiorare il 3-1 è però la Juventus: bella punizione di Paredes sulla quale si avventa Danilo. Impatto perfetto quello del brasiliano ma la sfera si stampa sul palo. Sul rovesciamento di fronte Banda semina il panico nella difesa juventina, dimostrando che il Lecce ci crede ancora. I pugliesi macinano gioco ma non trovano il modo di farsi strada; Juventus piuttosto appannata, incapace di dare la zampata che potrebbe chiudere la partita. Allegri se ne accorge e mette in campo sia Pogba che Chiesa: gli lasciano il posto lo sfortunato Miretti ed Angel di Maria. Prima che si assesti, per poco Ceesay non trova il pari: Hjulmand mette un filtrante, velo di Oudin e ci vuole un tackle millimetrico di Bonucci per togliere il pallone al centravanti pugliese all’ultimo secondo. Al 78’ due colpi di testa di Ceesay e Baschirotto costringono il guardiameta bianconero ad un mezzo miracolo: grossissima occasione per il Lecce, che a questo punto meriterebbe il pari.

Nel finale le squadre si allungano ma la Juventus non riesce ad approfittarne; Chiesa spreca una ripartenza in campo aperto, facendo infuriare Allegri. Paredes ha qualche problema, quindi spazio per Locatelli; Gatti invece prende il posto dell’ammonito Bremer. Il Lecce prova di tutto per strappare almeno un punto, gettando nella mischia Colombo per lo stanco Ceesay ma la fortuna non è dalla parte dei pugliesi. I cinque minuti di recupero non cambiano il risultato. Tre punti d’oro per la Juventus, che continua a fare la voce grossa nella corsa Champions. Sconfitta più o meno indolore per l’undici di Baroni, che potrà ancora dire la sua nella battaglia per la salvezza.

Il tabellino

JUVENTUS (3-5-1-1): Szczesny; Bremer (87’ Gatti), Bonucci, Danilo; De Sciglio (32’ Cuadrado), Fagioli, Paredes (87’ Locatelli), Miretti (72’ Pogba), Kostic; Di Maria (72’ Chiesa); Vlahovic. A disposizione: Pinsoglio, Perin, Alex Sandro, Gatti, Rugani, Locatelli, Pogba, Cuadrado, Chiesa, Milik, Kean, Soulé, Iling-Junior. Allenatore: Massimiliano Allegri

LECCE (4-3-3): Falcone; Baschirotto, Romagnoli, Umtiti, Pezzella (70’ Ceccaroni); Gonzalez (59’ Di Francesco), Hjulmand (88’ Voelkerling), Maleh (59’ Blin); Banda, Ceesay (88’ Colombo), Oudin. A disposizione: Bleve, Brancolini, Colombo, Di Francesco, Tuia, Helgason, Gendrey, Ceccaroni, Blin, Voelkerling, Cassandro. Allenatore: Marco Baroni

Marcatori: 14’ Paredes (J), 36’ Ceesay (L), 40’ Vlahovic (J)

Ammoniti: 47’ Umtiti (L), 54’ Paredes (J), 60’ Pezzella (L), 75’ Bremer (J)

Espulsi: -

Arbitro: Francesco Fourneau (sezione di Roma 1)

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