La Juventus targata Thiago Motta ha frenato sul più bello, scivolando dal primo al terzo posto nel giro di 48 ore. In particolare sono emerse criticità sul piano della manovra che hanno fatto ripensare alle difficoltà della scorsa stagione, tanto che in trend topic sabato sera c'era l'hashtag #Allegri. Insomma, dopo solo quattro turni di campionato Motta deve già fare i conti col fantasma del suo predecessore e soprattutto ha scoperto che la sua Juve fa fatica a segnare.
Un paradosso per un tecnico che ama il gioco d'attacco, eppure nelle ultime due gare di Serie A i bianconeri non sono andati oltre lo 0-0 sia contro la Roma sia ad Empoli. Qualcosa davanti si è inceppato. Tutti gli indizi portano a Dusan Vlahovic. Il numero 9 continua a essere vittima della discontinuità, che l'ha caratterizzato nel suo triennio bianconero. Tanti alti e bassi che non garantiscono al tecnico italo-brasiliano di contare sui suoi gol, quando servono per sbloccare le gare più rognose. E così ora la vera forza della Vecchia Signora risiede nella difesa, l'unica tra i principali campionati europei a essere ancora imbattuta. Quattro clean sheet (3 Di Gregorio e 1 Perin) nelle prime quattro giornate che hanno fatto ripensare ad Allegri. L'ex allenatore puntava, infatti, sul primo non prenderle. Motta sta viaggiando sullo stesso binario, visto che il calcio spettacolare sciorinato dal suo Bologna non si è ancora visto a Torino, se non a sprazzi al debutto contro il Como. Troppo poco rispetto alle aspettative, anche se in mezzo al campo non sono ancora a pieno regime quei giocatori, ovvero Koopmeiners e Douglas Luiz, che dovrebbero garantire il cambio di passo e relativo salto di qualità.
Domani la prima in Champions League contro il PSV, in cui torneranno dal primo minuto Di Gregorio tra i pali, Danilo in difesa, Thuram a centrocampo e forse Weah sulla fascia. Un po' di turnover in vista del primo bivio stagionale: lo scontro diretto di sabato contro il Napoli. In palio il titolo di anti-Inter per la vittoria dello Scudetto. Per farcela però servono i gol. E la Juve si aspetta segnali importanti da Vlahovic, il cui futuro è in bilico. Il centravanti serbo guadagna 12 milioni fino al 2026: tanti, troppi.
Col club che punta a spalmare l'ingaggio (da 12 a 8 milioni) prolungandogli il contratto fino al 2029. Altrimenti sarà addio in estate. Infine l'ex capitano Giorgio Chiellini torna in società: sarà il nuovo Chief of Football Institutional Relations al fianco dell'ad Scanavino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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