Juventus, verso il patteggiamento per la manovra stipendi: cosa succede ora

Il club bianconero e la Procura Federale si sarebbero accordate: il processo, in programma il 15 giugno, viene anticipato a martedì 30 maggio

Juventus, verso il patteggiamento per la manovra stipendi: cosa succede ora
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La Juventus ha chiesto e ottenuto dal Tribunale Federale di anticipare a domani mattina il processo sul filone stipendi previsto inizialmente per il 15 giugno. La società bianconera sta patteggiando la pena (punti di penalizzazione che la escluderebbero dalle coppe europee solo quest'anno) con il procuratore della Figc Giuseppe Chiné. La trattativa proseguirà sino a stasera.

Il caso

Dopo la penalizzazione di 10 punti per il processo plusvalenze, il filone sulla manovra stipendigli scambi con altri club e i rapporti irregolari con gli agenti, era quello che preoccuppava maggiormente il club bianconero. Al club viene contestata la responsabilità diretta e oggettiva per il comportamento di otto suoi dirigenti, deferiti sempre per l’articolo 4, la mancata lealtà: Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Federico Cherubini, Giovanni Manna, Paolo Morganti e Stefano Braghin, Cesare Gabasio.

Adesso la Juve chiederà una maximulta, in cambio la rinuncia a ogni ricorsi sul primo filone, quello plusvalenze, sia davanti al Collegio di garanzia sia davanti al Tar. Il procuratore Giuseppe Chiné, con cui le interlocuzioni ci sono già state, dovrà dirsi d’accordo, poi il Tribunale si ritirerà per decidere la correttezza dell’iter giuridico e la congruità della pena. Se il patteggiamento fosse stato tentato prima del deferimento, avrebbe dovuto avere l’avallo del presidente federale (e lo sconto sarebbe stato della metà della pena prevista), in questa fase, invece, con i deferimenti già arrivati, l’accordo (massimo di un terzo di sconto) è solo tra difesa e accusa, con la decisione finale del Tribunale.

Cosa succede ora

L’obbiettivo del club bianconero sembra chiaro: chiudere qui ogni pendenza, senza ricadute sul prossimo campionato. Mantenendo il settimo posto, quindi senza ulteriori penalità in punti, la Juve salterebbe (per la penalità molto probabile in arrivo dall’Uefa), un anno di Coppe in Conference League. Un sacrificio giudicato dalla nuova società non troppo grande. Erano, dunque, state interpretate nel modo corretto le parole di Francesco Calvo, direttore dell’area sportivo, nel prepartita della sfida con il Milan: "Riteniamo di essere stati puniti ingiustamente, ma ormai è acqua passata".

I dettagli del patteggiamento al momento non sono ancora chiari, ma si pensa a una multa con un'ulteriore, ma leggera, penalizzazione di punti (-2?), che potrebbe togliere definitivamente

alla Juve anche dall'Europa League, lasciandole la Conference. Ma non è esclusa nemmeno l'ipotesi della sola maximulta. Se ne saprà di più domani ma sembra finalmente che la Juve stia per voltare pagina.

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