Che la trasferta alla Red Bull Arena non sarebbe stata semplice se lo aspettavano molti ma, considerato come si era messa la partita, la vittoria che porta a casa l’undici di Thiago Motta è di quelle pesanti. La Juventus regge bene il confronto con il Lipsia ma, nonostante il gran possesso palla, va sotto sull’unico errore difensivo, punita da una prodezza di Sesko. Al rientro dagli spogliatoi i bianconeri sono aggressivi e, dopo aver sfiorato il gol con Fagioli, trovano il pari con una zampata di Vlahovic.
Nella fase centrale della ripresa, però, succede di tutto: prima viene espulso per un contatto dubbio Di Gregorio, poi l’arbitro Letexier concede un rigore per il tocco di mano di Douglas Luiz. Sesko segna il 2-1 ma a riequilibrare l’incontro ci pensa un tiro a giro splendido di Vlahovic. Il Lipsia si rovescia in avanti ma la difesa bianconera regge bene, trovando il gol partita con una magia del giovane Conceição. Una vittoria ottenuta grazie ad una prestazione maiuscola di un gruppo che si conferma solidissimo dal punto di vista mentale.
Le scelte dei tecnici
Per la sua prima trasferta, Thiago Motta si affida ai giovani, specialmente in difesa. Nonostante la disponibilità di Gatti e Danilo, sulla destra c’è il debuttante Savona: sulla fascia opposta tocca a Cambiaso mentre al centro la coppia Bremer-Kalulu. Come anticipato, fuori Locatelli e Thuram: davanti alla difesa giocherà Fagioli mentre sulla tre quarti spazio a Koopmeiners e McKennie. A fornire palloni buoni al rinato Dusan Vlahovic, la spinta e la fantasia di Yildiz e Nico Gonzales.
Il tecnico della squadra tedesca continua ad affidarsi alla super-coppia di avanti Sesko-Openda, che sta facendo benissimo anche in Bundesliga ma c’è una sorpresa sulle fasce: a vincere il ballottaggio con Nusa è Baumgartner. Mediana con la coppia Haidara-Seiwald mentre la difesa a quattro vede capitan Orban e Lukeba davanti al portiere Gulasci. Occhio anche alla spinta dei terzini: sia Raum che Geertruida potrebbero creare qualche problema alla difesa bianconera.
Tanti infortuni, passa il Lipsia
In una Red Bull Arena caldissima, la Juventus non spinge subito sull’acceleratore, accontentandosi di un prolungato giro palla. Pericolose le ripartenze dei padroni di casa: dopo soli 3 minuti un intervento in extremis di Kalulu su un cross di Openda per poco non inganna Di Gregorio. A pagarne le conseguenze è Gleison Bremer, finito a terra dolorante dopo una dura spallata del belga: il brasiliano è costretto a lasciare il campo a braccia, venendo sostituito da Gatti. La risposta della Juventus arriva qualche minuto dopo quando una ripartenza fulminea di Koopmeiners fornisce un bell’assist a Vlahovic, che però è marcato stretto e commette fallo su Raum, venendo richiamato dal signor Letixier. Un paio di minuti dopo, nuova tegola per Thiago Motta, quando Nico Gonzales ha un problema muscolare ed è anch’egli costretto a lasciare il campo: al suo posto, spazio al giovane Conceição, preoccupante il fatto che la Juve abbia già usato due dei tre slot disponibili.
Nonostante le due sostituzioni, buon momento dei bianconeri, che sembrano in grado di gestire il possesso, aspettando il momento di colpire: al quarto d’ora è Koopmeiners a trovare spazio sulla destra ma, una volta arrivato sul fondo, non riesce a crossare, commettendo pure fallo in attacco. Dal 20’ in avanti, i biancorossi si portano in avanti con più continuità ma, a parte una bella combinazione tra Simons e Lukeba, la difesa regge senza troppe sbavature. Comunque una bella Juve, molto sicura dei propri mezzi e concentrata quanto basta anche contro una squadra potenzialmente molto ostica: il Lipsia rischia grosso quando un tiro di Fagioli viene deviato sui piedi di Vlahovic. Buono il suo tiro ma Gulacsi respinge in qualche modo. Ai padroni di casa basta un mezzo errore per passare in vantaggio: contropiede fulmineo di Openda, Cambiaso lascia troppo spazio a Benjamin Sesko che mette un controllo e tiro da applausi: niente da fare per Di Gregorio.
Episodio controverso al 36’ quando sull’ennesima ripartenza bianconera Vlahovic viene steso al momento di tirare in porta: Letexier e il Var lasciano correre, nonostante il contatto fosse sembrato abbastanza evidente. La Juventus continua a spingere alla ricerca del pareggio ma, nonostante il gran possesso, l’undici di Thiago Motta non crea vere e proprie occasioni da gol. I pericoli maggiori da entrambe le parti arrivano sui calci piazzati e sui tiri da fuori: se la punizione di Simons trova attenta la difesa bianconera, il tiro di Fagioli finisce a non molto dal palo. I sette minuti di recupero concessi da Letexier vedono una Juve che tenta più volte di trovare il pari, ma i tiri di Savona e McKennie s’infrangono sull’attenta difesa tedesca.
Gol di Vlahovic poi succede di tutto
All’uscita dagli spogliatoi partenza arrembante dei bianconeri, che costringono i padroni di casa ad arretrare: tanti palloni recuperati sulla mediana e l’undici di Rose rischia grosso al 48’ quando la girata al volo di Koopmeiners sul passaggio di McKennie colpisce il palo esterno. Il gol è solo rimandato di un minuto, quando è Dusan Vlahovic ad anticipare Orban sul cross di Cambiaso e battere Gulacsi per il meritato gol dell’1-1. Il pari non stempera la furia dell’undici di Thiago Motta, che continua a pressare alto e giocare con un ritmo più alto rispetto al primo tempo, mettendo in imbarazzo la difesa tedesca. Le ripartenze del Lipsia, però, sono sempre pericolosissime: Openda si libera di Kalulu e tira due volte verso la porta, trovando prima il corpo di Gatti e poi il palo.
Nel momento cruciale della partita, diventa protagonista l’arbitro, che nel giro di cinque minuti fa due errori marchiani: prima ferma una ripartenza di Koopmeiners per un contatto inesistente, poi espelle Di Gregorio per un tocco di mano fuori area su una puntata di Openda che ha visto solo il Var. Thiago Motta è costretto ad usare l’ultimo slot per far entrare Perin e Douglas Luiz al posto di Yildiz e Savona, passando alla difesa a tre. Subito dopo, il Var nuovamente protagonista per un tocco di mano proprio del brasiliano che viene reputato falloso, nonostante si stesse proteggendo il volto: sul dischetto si presenta Sesko e spiazza Perin per il gol del 2-1. La Juventus, colpita nel vivo, prova a reagire con un assolo di Fagioli che fa fuori tre difensori ma non riesce a metterla dietro le spalle di Gulacsi. Molto meglio vanno le cose a Dusan Vlahovic, che si accentra dalla destra e mette un arcobaleno sul quale il portiere del Lipsia non può niente: grandissimo il gol del serbo, che appena segnato il pari, suona la carica per i suoi.
Un finale pazzesco
Ormai le due squadre si sfidano a viso aperto e gli spettatori della Red Bull Arena possono godersi un grande spettacolo. Al 71’ è ancora Openda a seminare il panico nella difesa bianconera quando il suo tiro deviato colpisce il palo: non impeccabile Fagioli che si fa scippare il pallone, ci riprova Openda ma il tiro non è dei migliori. Al 79’ la Juve rischia grosso quando il passaggio di Simons trova il liberissimo Nusa: il suo tiro sembra diretto in porta ma Kalulu in spaccata mette fuori. Gol sbagliato, gol preso: Conceição mette un tunnel al malcapitato Raum e poi infila Gulacsi sul palo lontano, segnando un vero e proprio golazo.
Gli ultimi minuti di gioco, inclusi i nove di recupero concessi dalla terna arbitrale, sono un vero e proprio assedio da parte dei padroni di casa, che le provano davvero tutte per superare l’arcigna difesa bianconera. Le occasioni si sprecano ma se Kalulu nega ancora ad Openda il gol, il colpo di testa di Orban è troppo alto mentre al 94’ ci vuole l’intervento di Perin che blocca la girata al volo di Sesko sul cross di Raum. Gli ultimi minuti sono veramente agonici, con l’ex milanista André Silva che si mangia le mani per un paio di occasioni sprecate malamente: decisivo poi Gatti per sbrogliare la matassa e garantire tre punti preziosissimi ai bianconeri.
Il tabellino
RB LIPSIA (4-4-2): Gulacsi; Geertruida (86’ Vermeeren), Orban, Lukeba, Raum; Baumgartner (46’ Henrichs), Seiwald (86’ Poulsen), Haidara (74’ Nusa), Simons; Openda (90' Silva), Sesko. Allenatore: Marco Rose
JUVENTUS (4-1-4-1): Di Gregorio; Savona (60’ Douglas Luiz), Kalulu, Bremer (5’ Gatti), Cambiaso; Fagioli; Nico Gonzalez (11’ Conceição), McKennie, Koopmeiners, Yildiz (59’ Perin); Vlahovic. Allenatore: Thiago Motta
Marcatori: 29’, 64’ (rig) Sesko (L), 49’, 68’ Vlahovic (J), 83’ Conceição (J)
Ammoniti: 60’ Douglas Luiz (J), 77’ Raum (L), 84’ Conceição (J)
Espulsi: 58’ De Gregorio (J)
Arbitro: François Letexier (Francia)
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