Mamma, non ho perso l’aereo! Quei jet gonfiati di palloni (d’oro)

Sfida tra CR7, Messi e Benzema a chi ha l’aereo più lungo

Mamma, non ho perso l’aereo! Quei jet gonfiati di palloni (d’oro)
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La «Top Player Airlines» è lieta di ospitarvi a bordo dei propri jet. Chissà se saremo mai tra i pochissimi fortunati che potranno usufruire di un passaggio volante sul nuovo gingillo di Cristiano Ronaldo: «l’aereo più perfomante della sua categoria», assicura chi se ne intende. Sta di fatto che il «Gulfstream G650» griffato CR7, dalla livrea super kitsch (nera con la coda perlinata di simil swarovski), è il top di gamma. Più exclusive perfino dei jumbo domestici di Messi e Benzema che possono rivaleggiare col portoghese sul fronte dei palloni d’oro, ma non su quello delle dimensioni aeronautiche.
Comunque il fantastico trio di capocannonieri a decollo privato è in buona compagnia: niente fila al check-in e direttamente a bordo dei loro giocattoloni alati anche i fuoriclasse Ibrahimovic, Beckham, Pogba, Rooney, Neymar, Bale e Sanchez. Una gara a chi ce l’ha più lungo (il jet) che non bada a spese, considerato che solo i costi annui di gestione ammontano a 2 milioni di dollari: spiccioli per chi guadagna somme mostruose con un pugno di partite e non ha certo problemi a spendere 60-70 milioni per poi esibire sui social un affusolato status symbol rullante in pista, poltrone simili a letti a due piazze, hostess che servono champagne e pilota all inclusive pronto a librarsi per mete irraggiungibili per noi comuni mortali bloccati dagli scioperi dei trasporti made in Landini.
Però tutto in teoria, perché in pratica gli aerei dei bomber pare escano dagli hangar raramente, percorrendo assai meno delle 7.500 miglia no-stop garantiti dal costruttore. Insomma, più che a solcare i cieli, queste F1 dell'aria servono ai proprietari per postare photo opportunity su Instagram tra un selfie e l’altro; idem per gli yacht (perfino più iperdotati dei jet) e per pacchianissimi orologi tempestati di diamanti.

Obiettivo: fare i fenomeni con i fan che sbavano guardando la vita da ricconi dei loro beniamini. Poveri cristi per nulla frustrati dal motto del Marchese del Grillo che potrebbe fare da didascalia alle immagini del vip di turno: «Io so’ io e voi nun siete un c...!».

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