"Double done". Così titolavano i tabloid inglesi all’indomani della doppietta di capitan Gundogan che ha fatto alzare al Manchester City - proprio contro i cugini - la settimana coppa nazionale della loro storia.
Tredici giorni prima si erano laureati campioni d’Inghilterra per la nona volta senza neppure scendere in campo, grazie alla sconfitta dell’Arsenal sul campo del neopromosso Nottingham Forest.
Una stagione perfetta quella degli uomini guidati da Pep Guardiola, alla settima stagione da allenatore dei Citizens. Stagione che ha conosciuto solo due battute d’arresto: la prima volta agli albori, quando nella prima partita ufficiale, il Community Shield - la nostra Supercoppa -, sono stati battuti per 3-1 dal Liverpool di Klopp. La seconda l’11 gennaio, quando sono stati eliminati con estremo stupore dal poi retrocesso Southampton nell’EFL Cup, la seconda coppa nazionale inglese. Per il resto un cammino netto, soprattutto in Champions League, dove non hanno conosciuto il significato della parola sconfitta. Girone chiuso al primo posto con 14 punti, figli di quattro vittorie (Borussia Dortmund, Copenaghen e due volte contro il Siviglia) e due pareggi (Copenaghen e Dortmund).
Dagli ottavi in poi urna quasi mai benevola per il City ma nessuna paura: agli ottavi liquidata la pratica Lipsia (1-1 in Germania e 7-0 al ritorno); quarti contro i sei volte campioni del Bayern Monaco (3-0 in casa e 1-1 al ritorno); semifinale contro la regina della competizione, quel Real Madrid che già lo scorso anno aveva interrotto i sogni di gloria di Pep ma dopo l’1-1 in terra spagnola, i Citizens si sono imposti per 4-0 senza lasciare alcun dubbio su chi sia la favorita nella finale di sabato. Curiosità vuole che solo due squadre siano riuscite ad eliminare il Real di Carlo Ancelotti dalla “Coppa dalle Grandi Orecchie”: la Juventus di Massimiliano Allegri nella semifinale del 2015 - perdendo poi la finale contro il Barcellona - e, appunto, il City di Guardiola venti giorni fa. Per chi crede e si aggrappa anche alla superstizione, questo è un segnale in cui sperare per l’Inter di Simone Inzaghi.
Non solo Champions, ovviamente. Il Manchester City, come anticipato, è in corsa per il treble. Premier League archiviata e vinta con 89 punti, cinque in più dell’Arsenal dell’allievo Arteta. Ventotto vittorie, cinque pareggi e altrettante sconfitte, per un totale di 94 gol segnati e solo 33 concessi: miglior attacco e miglior difesa (insieme al Newcastle). Un terzo dei gol stagionali - non solo in Premier - sono stati realizzati da Erling Braut Haaland, ventitreenne attaccante norvegese che nella sua seppur breve carriera ha già realizzato 207 gol in 250 partite. In campionato sono state 36 le reti e 8 gli assist in 35 gare giocate. Fra tutte le competizioni sono 52 gol in altrettante partite giocate (12 in Champions su 10 match in cui è sceso in campo). Haaland che è stato anche premiato come MVP della stagione, oltre ad essere stato il miglior giovane e ad aver ricevuto anche il FWA Footballer of the Year. Guardiola, invece, è stato insignito del Manager of the Season. Nei migliori undici della stagione sono entrati quattro giocatori, oltre Haaland anche Rubén Dias, Kevin De Bruyne e Rodri. City che è stato anche capace di recuperare otto punti all’Arsenal - a gennaio i Gunners avevano un vantaggio considerevole poi depauperato a cavallo di marzo e aprile - dimostrandosi capace di gestire la pressione della favorita alla vittoria finale.
In FA Cup invece cammino netto per i sette volte campioni fino alla finale di sabato 3 giugno che li ha visti trionfare contro i cugini del Manchester United per 2-1: esordio al terzo turno contro il Chelsea con vittoria per 4-0, 1-0 contro l’Arsenal nel quarto, ottavi contro il Bristol City vinti per 3-0, netto 6-0 nei quarti contro il Burnley e 3-0 allo Sheffield United in semifinale prima della citata finale dove capitan Gundogan ha fatto da padrone.
Altra ennesima grande stagione per gli uomini di Guardiola, per la gloria manca quel trofeo che ancora non è mai arrivato.
Quel trofeo che già nel 2021 aveva visto i Citizens ad un passo dal trionfo, nella finale persa contro il Chelsea per 1-0 il 29 maggio grazie al gol di Havertz allo “Estádio do Dragão” di Porto. L’Inter è avvisata: i blu di Manchester faranno tutto ciò che è in loro potere per alzare il trofeo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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