Mbappé, il Psg deve sborsare 55 milioni di stipendi arretrati

Il Psg dovrà sborsare stipendi e bonus arretrati richiesti da Kylian Mbappè: lo ha stabilito la Lega francese, il club transalpino è pronto a fare ricorso

Mbappé, il Psg deve sborsare 55 milioni di stipendi arretrati
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1-0 a favore di Kylian Mbappé: il neo attaccante del Real Madrid dovrà ricevere ben 55 milioni di euro tra stipendi e bonus arretrati da parte della sua ex squadra, il Paris Saint-Germain: lo ha stabilito la Commissione d'appello della Professional Football League (Lfp) francese che si era già pronunciata a favore dell'attaccante transalpino mentre il Psg si è sempre rifiutato di versare le somme dovute facendo appello.

I risvolti della vicenda

Già lo scorso mese la Lfp aveva detto che Mbappé avesse diritto ai suoi soldi ma si è sempre trovato di fronte a un muro: il nuovo incontro del 15 ottobre scorso non aveva sortito nuovi verdetti nonostante la chiarezza della Commisione: "Il club (Psg) deve pagargli la parte del suo stipendio che richiede", recitava una nota visionata dall'Associated Press. La situazione è rimasta in fase di stallo visto che il giocatore non ha intenzione di mediare mentre il club di Parigi continua a insistere a non voler pagare questa somma di denaro così importante. "Questa decisione non è soggetta a (ulteriore) ricorso, ma può essere presentata davanti al comitato esecutivo della Fff (Federazione francese di calcio).

La risposta del Psg

Come scrive l'Equipe, la commissione paritetica di ricorso della Lfp si è pronunciata in data 25 ottobre ordinando il pagamento come richiesto dalla commissione legale della Lfp ma questa decisione non è vincolante per il club che a questo punto farà ricorso in tribunale per risolvere la questione. "Se il giocatore purtroppo decidesse di portare avanti questa controversia, il club sarà costretto a farlo giudicare dai tribunali competenti e a farsi riconoscere il danno che ha subito e continua a subire a causa dell'incomprensibile posizione del suo ex giocatore", ha affermato in nota il portavoce del Psg.

La controversia

Nei mesi scorsi Mbappé ha rifiutato un'offerta di mediazione nella sua controversia con il Psg affermando che il club gli fosse debitore di tre mesi di stipendio e l'ultimo terzo di un bonus fedeltà.

Dopo aver segnato la cifra record di 256 gol in sette anni con la casacca del club francese di Ligue 1, ha sostenuto che ci fosse un accordo verbale quando Mbappé era stato messo da parte prima della stagione 2023-24 dopo la decisione di non prolungare il suo contratto con il calciatore che avrebbe accettato di rinunciare ai bonus per tornare in squadra: dopo aver comunicato lo scorso anno che non avrebbe proseguito con il Psg, era stato escluso da un tour pre-campionato in Giappone e Corea del Sud e costretto ad allenarsi con giocatori delle giovanili. A quel punto i francesi hanno scelto la strada della cessione al Real Madrid altrimenti Mbappé sarebbe potuto partire gratuitamente.

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