
Milan-Inter, l'ennesimo derby, ancora l'una contro l'altra. La semifinale di andata di Coppa Italia può rappresentare il crocevia decisivo per entrambe le squadre, alle prese con obbiettivi diversi e stati d'animo contrapposti. I rossoneri sono costretti a dare un senso a una stagione sciagurata, mentre i nerazzurri continuano il sogno "impossibile" di arrivare in fondo a tutte le competizioni. Tuttavia i tre precedenti stagionali (due vittorie per il Milan e un pareggio) insegnano che mai come quest'anno può succedere davvero di tutto sul prato verde di San Siro. Insomma di certo non mancheranno emozioni, quelle che solo il derby di Milano sa regalare.
Qui Milan
La sconfitta di Napoli ha lasciato al Milan il solito senso di incompiutezza, un leit motiv che perseguita i rossoneri dall'inizio della stagione. Ora però c'è il derby. In ballo non c'è solo un posto in Europa League o la qualificazione alla prossima Supercoppa italiana ma soprattutto la grande chance di vincere la Coppa Italia e mettere due trofei in bacheca. Si sa le stracittadine non hanno bisogno di preparazione, portano stimoli da sole. Ma di fatto questo Milan, discontinuo e imprevidibile, ha già dimostrato di avere la forza per mettere in difficoltà l'Inter. Anzi a dirla tutta, nei tre precedenti di quest'anno sono Leao e compagni ad aver interpretato meglio la sfida, sorprendendo la squadra di Inzaghi per compattezza e orgoglio messo in campo. Soltanto un gol nel recupero di De Vry ha impedito ai rossoneri di fare tre vittorie su tre nei derby in una delle stagioni più assurde della stagione milanista. Insomma mentre l'ennesima rivoluzione in dirigenza e in panchina incombe sul prossimo futuro del Diavolo, Sergio Conceiçao può tentare la grande impresa. In fondo vincere anche la Coppa Italia renderebbe meno amaro l'addio del tecnico portoghese e servirebbe anche a tutto il Milan per ricominciare il nuovo ciclo con una convinzione diversa. Ecco perché questa è davvero l'ultima spiaggia per i rossoneri. Ora o mai più.
Qui Inter
"Non si molla niente" è questo il mantra che Simone Inzaghi ha cucito addosso alla sua Inter, impegnata nella volata finale di una stagione aperta ancora a tutti gli scenari. Dal Triplete, un sogno impossibile o a portata di mano a seconda dei punti di vista, alla possibilità di non vincere nessun trofeo. L'ipotesi peggiore ma comunque da mettere in preventivo, un vero fallimento insomma come direbbe la critica, abituata a processi sommari verso tecnico e giocatori. Proprio per questo la semifinale di Coppa Italia, potrebbe essere vista come un intralcio nel cammino dei nerazzurri, soprattutto se a pochi giorni dalla sfida di Champions contro il Bayern Monaco e nel pieno della bagarre scudetto. L'Inter inzaghiana però non è abituata a questi calcoli. Come più volte dichiarato dal tecnico piacentino, da capitan Lautaro e dagli altri giocatori si proverà ad arrivare in fondo a tutte le competizioni. E poi un derby è sempre un derby, è impossibile snobbarlo o preservare energie. Anche con tanti infortuni e senza molti titolarissimi.
L'unico modo per essere davvero grandi è questo: provare a vincere tutte le partite. In fondo la sfida col Milan è solo una difficile salita di una lunga corsa a tappe. Proprio come faceva Pantani ai piedi dell'Alpe d'Huez. Bisogna alzarsi sui pedali e cominciare la salita. A partire da domani sera.
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