Milan-Roma, il derby tra deluse. E Fonseca riporta Theo al centro del villaggio rossonero

Il francese titolare dopo quasi tre settimane. L'allenatore: "Segnali positivi da due giorni". Riecco Bennacer: è in panchina

Tomori
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Milano - Questo Milan-Roma è il derby delle deluse anche se Paulo Fonseca non è d’accordo. Poche storie: la classifica di entrambe piange e, per quel che riguarda il Milan, il mese di gennaio minaccia di diventare addirittura il mese del “dentro o fuori” a cominciare dalla Supercoppa d’Italia in Arabia per finire con le due sfide di Champions (Girona a San Siro e Dinamo a Zagabria) decisive per raggiungere o meno la qualificazione diretta agli ottavi di Champions. «È ancora presto per dirlo» insiste Fonseca che per la prima volta ritrova da rivale la Roma («grande città, grande squadra, bravo allenatore») e non risparmia aggettivi per segnalare i buoni rapporti e gli amici rimasti.

Di sicuro è un passaggio chiave verso il 2025 al quale il tecnico portoghese chiede al gruppo di diventare “consistente”, termine che tradotto vuol dire più continuità e maggiore applicazione. «Perché - spiega l’interessato - il problema non è tattico nè tecnico ma avere lo stesso tasso di concentrazione e motivazione contro tutte le squadre. Troveremo la strada giusta». Nell’occasione non può avere a disposizione le migliori risorse della rosa. Perché oltre a Leao, sono fuori lista Florenzi, Okafor, Loftus-Cheek, Musah e Pulisic tormentato da un dolore alla caviglia.

Gli unici recuperati sono Morata (tonsillite superata) e Bennacer («sta portando tanta energia») a mezzo servizio (partendo dalla panchina).
Dev’essere per questo motivo che la decisione più importante è quella di riportare Theo al centro del villaggio rossonero. C’è stato un colloquio franco tra i due, scandito dalla consapevolezza dell’interessato di «dover fare meglio» specie rispetto alla prova di Verona, seguito dal gesto del francese di allenarsi anche il 23 dicembre, giorno di chiusura di Milanello per il Natale. «Segnali positivi negli ultimi 2 giorni» è la sintesi di Fonseca che se lo ritrova titolare dopo l’ultima apparizione (l’11 dicembre contro la Stella Rossa). E visto che siamo in tema ecco l’altra precisazione di Fonseca in materia di calcio-mercato con l’interrogativo Tomori promesso, secondo le cronache, alla Juve. Spiega Fonseca: «Tomori è molto utile per il Milan, giochi o non giochi si comporta sempre allo stesso modo e questo è molto importante». Ecco il punto di sintesi allora: se dovesse partire Tomori non sarà certo col consenso dell’allenatore.

Un po’ come avvenne in estate con Saelemaekers considerato una pedina preziosa per l’assetto tattico ma poi finito alla Roma per la necessità di avere dietro Morata un ricambio fisicamente affidabile, come Abraham visti i guai di Jovic poi convinto a operarsi per la pubalgia.

A proposito di mercato, l’ultima traccia porterebbe a Parigi dal Psg intenzionato a liberarsi (in prestito) del centravanti Kolo Muani. Potrebbe prendere il posto, numericamente, di Jovic in partenza e dar vita alla concorrenza con Morata i cui numeri, in fatto di gol, non sono molto soddisfacenti.

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