Il Milan vince. Ma col Bruges non è tutto rose e fiori

Prima vittoria per i rossoneri in Champions League che cancellano lo 0 in classifica. Ma la sua esibizione non convince ancora

Il Milan vince. Ma col Bruges non è tutto rose e fiori
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Il Milan vince, vince anche largo, 3 a 1 con Pulisic che inventa una traiettoria olimpica dall’angolo e poi con due gemme di Reijnders, ma non sono solo rose e fiori. Ci sono anche le spine, rappresentate dal gol dell’1 a 1 subito in inferiorità numerica dal Brugge, coraggioso e protagonista dell’incipit della serata con un paio di prodezze di Maignan e una traversa schiantata da Ordonez.

Poi c’è la svolta dopo l’ora firmata dalla panchina rossonera. Fonseca cambia le ali: fuori Leao, proprio lui, e Loftus Cheek, dentro Okafor e Chukwueze che consegnano a Reijnders due comodi palloni per inchiodare il 3 a 1 finale. Nel finale c’è anche un capitolo di calcio romantico: il debutto in Champions di Camarda, la pepita d’oro del vivaio rossonero, che addirittura segna anche di testa il possibile 4 a 1 (poi il var cancella il punto) e manda in delirio San Siro.

Vince il Milan, cancella lo 0 in classifica Uefa ma non ancora convince

la sua esibizione che brilla per il talento di alcuni suoi esponenti (Pulisic e Reijnders) ma non per organizzazione tattica. Il Brugge si arrende ma ha il tempo di mostrare la sua meglio gioventù e un calcio di qualità.

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