Gli ottavi di finale ai raggi X: tutte le favorite

Brasile e Francia dovrebbero avanzare in scioltezza, rischiano Spagna e Inghilterra: il quadro completo

Gli ottavi di finale ai raggi X: tutte le favorite

Ottavi di finale di Qatar 2022, ci siamo. Nemmeno il tempo di comporre il tabellone che già si gioca: oggi il primo duello da dentro o fuori è Olanda-Stati Uniti. Il fascino che irrora questa fase è quello dei mondi lontani che collidono. Del brivido che sale lungo il solco della scapole, per ricordarti che le seconde occasioni non sono contemplate. Azzeccare i cavalli vincenti è roba da allibratori consumati. Proviamoci ugualmente.

OLANDA-STATI UNITI

Se esiste una contesa che si preannuncia equilibrata, forse abita proprio qui. Gli arancioni di Van Gaal sono tra le poche elette ad aver strappato sette punti, ma il gruppo resta una spolverata di gioventù priva di denti affilati. Fino a qui nessuna delle due ha perso, ma su entrambe gravita una bolla di mediocrità. Gli States sono riusciti a strappare la qualificazione prevalendo contro l’Iran grazie alla stella Pulisic. Occhio anche alla verve di Adams. Gli orange hanno un monumento come Van Dijk in difesa ed un cecchino, Gakpo, davanti. Asticella del pronostico che, complice la differente caratura tecnica, pende almeno al 60% dal lato di Van Gaal.

olanda ecuador


ARGENTINA-AUSTRALIA

Dopo il drammatico esordio contro l’Arabia Saudita, l’Argentina ha saputo raccogliersi e ritrovarsi. Ora Messi e compagni sembrano intinti in una pozione di confidenza e soprattutto, se la pulce si inceppa, c’è un corredo di scudieri pronto a sospingere l’albiceleste. Dall’altro lato i sorprendenti canguri: dopo essere stati presi a pallonate dalla Francia hanno avuto il merito di non disunirsi. Il confronto sembra impari, ma l’Australia potrebbe puntare tutto su una condizione fisica debordante. Vince l’Argentina insomma, ma potrebbe non essere una passeggiata di salute.

Messi
Messi esulta: è la sua ultima occasione per vincere il mondiale

FRANCIA-POLONIA

Quasi impossibile immaginare un risultato differente dal trionfo francese. I termini della contesa, del resto, raccontano uno scenario difficilmente ribaltabile. Deschamps ha fatto riposare quasi tutti i titolari e, da Mbappè in giù, possiede una corazzata. I polacchi visti fino a qui sono apparsi friabili e asfittici: se sono arrivati agli ottavi, è solo per i miracoli di Szczesny. Variabile imprevista? Lewandoski, of course. Solo che il fronte offensivo polacco pare avere un prefisso diverso rispetto al centrocampo.

kylian mbappé

INGHILTERRA-SENEGAL

La nazionale di Southgate ci arriva con una robusta iniezione di self confidence. I propulsori hanno la faccia da poppante di Foden, Bellingham, Rashford. C’è il totem Harry Kane in avanti è c’è una difesa che, al netto dei blackout targati Maguire, sembra una bianca scogliera. Probabile che il Senegal, guidato in attacco da Dia della Salernitana, andrà ad infrangersi. Non senza dare strenuamente battaglia però. Il duello è ferale: i tre leoni contro il leoni della Teranga. Più probabile che prevalgono i primi, con lacerazioni molteplici.

Inghilterra

GIAPPONE-CROAZIA

La sorpresa più scintillante del mondiale contro i vecchi mestieranti croati. Chiunque avesse puntato un penny sui successi del Sol Levante contro Germania e Spagna avrebbe ricevuto in dote un Tso. Invece è successo. Va anche ricordato che quegli stessi samurai blu hanno poi sbracato con il Costarica. Di là c’è la nazionale a scacchi: punta ancora sui guizzi di Modric e si affida ai gol di Kramaric. Pare una sfida tra opposti: il Giappone tutto cuore e ritmo, i croati sempre intenti a rimuginare prima di affondare, meno brillanti del consueto. Però più esperti. Per umore e inerzia Giappone al 51%.

giappone

BRASILE-COREA DEL SUD

Una di quelle partite che provocano il maggior tasso di dimissioni rassegnate da parte dei bookmakers. La Selecao ha una rosa profondissima e riposata, una spremuta di talento, fiducia e compattezza. Neymar non dovrebbe ancora rientrare, ma per battere gli asiatici bastano e avanzano Vinicius e compagni. La Corea ha sconfitto un Portogallo già sazio: è metodica, podistica, organizzata. Ma non può bastare. Forse il confronto secco più sbilanciato: 80% Brasile.

Corea del Sud


MAROCCO-SPAGNA

Luis Enrique rischia tantissimo. Stava già per finire clamorosamente fuori ai gironi, prima del sussulto teutonico. Possiede una cricca di giovani bagnati da un talento esplosivo - i Gavi, i Pedri, i Rodri, i Ferran Torres - ma gli manca il killer instinct. Di là c’è il sorprendente Marocco di Ragragui, un cammino radioso fino a qui. Gli africani giocano fluidi e compatti. Hanno Hakimi a spingere, un Amrabat consacrato e uno Ziyech furoreggiante. La cifra tecnica lascerebbe comunque propendere per gli iberici. Il tempismo, che resta praticamente tutto nella vita, spinge per il sogno marocchino: 50% ad entrambe.

Spagna
Ramos e Alcantara, due esclusioni eccellenti

PORTAGALLO-SVIZZERA

Cristiano Ronaldo vorrebbe addentare il mondo, ma è ancora incartato. Leao, Bernardo Silva e Bruno Fernandes sopperiscono: se ce li hai in campo, qualcosa succede sicuramente.

I lusitani saranno più riposati e sono anche oggettivamente migliori per tecnica e collettivo. Occhio però: la Svizzera è come un appuntamento dal dentista. Puntuale, equipaggiata, esperta: non sai mai quanto potrà farti male sulla sedia e il conto potrebbe essere pure peggio.

Portogallo-Ghana Qatar 2022 CR7

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