«Kvaratskhelia? Parliamo di un calciatore importante, l'estate scorsa ne ho parlato con il presidente e volevo avere delle certezze tecniche pretendendo la conferma di alcuni calciatori importanti. Nonostante lui e altri avessero chiesto di essere ceduti ci ho lavorato e sono riuscito a tenere chi volevo. Lui ha chiesto al club di essere ceduto. Ne ho parlato con il calciatore che mi ha confermato questa decisione. Sono deluso,
mi sono reso conto che è stato un fulmine a ciel sereno e faccio un passo indietro. Non vorrei mai che un domani se dovesse rimanere pensasse che l'ho incatenato qui. L'ho fatto l'estate scorsa pensando di convincerlo della bontà del progetto ma evidentemente non ci sono riuscito. Perdiamo un calciatore importante». Così, quasi affranto, ha detto Antonio Conte spiegando il caso di mercato del Napoli. Ora basterebbe sostituire il cognome di Kvaratskhelia con quello di Conte e si capirebbe il bluff astuto dell'allenatore salentino che, come il
georgiano, così, se non peggio, si è
comportato da allenatore con i dirigenti di Juventus, Federcalcio, Chelsea, Inter e Tottenham, convinte tutte di convincerlo della bontà del progetto, invece una delusione, un passo indietro e un nuovo stipendio in avanti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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