Ma insomma: che succede all’Atalanta? Iniziare il campionato giocando due partite in una non è mai facile, ed è quello che ha dovuto fare Gasperini a Lecce.
Lui ritrova il sorriso, e bisognerebbe fargli un monumento: «Avevo fatto tanti pensieri dopo l’Europa League, ora devo viaggiare a vista, bella prova in un momento difficile». Anche Percassi affronta il microfono con un ghigno sereno («Cosa succede lo decide la società. Il calciomercato andrebbe chiuso prima del via»). Insomma: Koopmeiners e Lookman sono avvisati, i loro procuratori soprattutto.
«Ai ragazzi spesso vengono suggerite cose non opportune» chiude l’Ad. Per ora. E allora: nella prima di stagione al puzzle nerazzurro manca questa volta qualche pezzo, mentre il Lecce formato Corvino ha cambiato mezza squadra con meno di 8 milioni. Gasp butta subito in campo Brescianini e Retegui e questo decide la partita, quella vera, che dopo 23 minuti di ruggine vede riapparire i nerazzurri formato Champions, ma soprattutto dimostra che il calcio non finisce mai di stupire. Occasioni per Zappacosta e De Ketelaere, prima dell’apoteosi: apre Brescianini che trasforma in gol la zuccata di Retegui respinta da Falcone (senza di lui sarebbe andata perfino peggio), doppietta successiva di Mateo prima di testa e poi su rigore, infine replica del compagno che taglia l’area come il burro.
Due reti a testa dei deb, proprio loro, guarda caso il mercato... In pratica: il Lecce non punge, l’Atalanta dilaga e si riprende se stessa. E alla fine la domanda è un’altra (a Koop e Lookman): procuratori a parte, sicuri che convenga fare queste sceneggiate per andarsene?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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