Premier League, scritta per Gesù sulla fascia Lgbt: Guehi rischia la squalifica

Il difensore del Crystal Palace è sotto indagine per il messaggio di tipo religioso. Ma non è l'unico ad aver boicottato l'iniziativa pro-arcobaleno

Premier League, scritta per Gesù sulla fascia Lgbt: Guehi rischia la squalifica
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Bufera in Premier League. Al centro della vicenda c’è Marc Guehi, centrale difensivo del Crystal Palace e della nazionale inglese, e l’iniziativa della Football Association a sostegno della campagna Lgbt “Rainbow Laces di Stonewell” per promuovere l’inclusività. Per la 13° e la 14° giornata di campionato i capitani delle venti squadre sono stati obbligati a indossare una fascia arcobaleno, ma il già citato Guehi – devoto cristiano – ha deciso di personalizzarla con la scritta “I love Jesus”, ossia “Io amo Gesù”, per la partita di sabato contro il Newcastle.

Richiamato dalla Federcalcio inglese, che gli ha ricordato che sui kit di gioco sono proibiti messaggi politici e religiosi, il difensore del Crystal Palace ieri, per il match contro l’Ipswich Town, ha nuovamente personalizzato la fascia arcobaleno con la scritta “Jesus loves you”, ossia “Gesù ti ama”. Il ventiquattrenne ha ignorato il richiamo ufficiale della FA e per questo motivo rischia sanzioni, che vanno da una multa salata a una squalifica da scontare in campionato.

Il regolamento della Football Association permette "slogan/emblemi di iniziativa che promuovono il gioco del calcio, il rispetto e l'integrità" ma non "slogan, dichiarazioni o immagini politiche, religiose o personali". Quindi le fasce arcobaleno per la comunità Lgbt sì, dichiarare l'amore per Gesù no. Uno strano doppiopesismo. Guehi può contare sul sostegno della squadra e dei compagni, ovviamente, ma anche del padre, ministro protestante in una comunità londinese: “Non penso abbia offeso qualcuno – le sue parole al Daily Mail -. Gesù ama tutti, quindi scrivendo che lui lo ama sulla sua fascia di capitano non credo offenda qualcuno e non capisco quale sia il problema. Non si è rifiutato di indossare la fascia come hanno fatto altri, e penso che la gente dovrebbe concentrarsi più su questo”.

Il riferimento è a Sam Morsy, capitano dell’Ipswich Town. Il trentatreenne, di fede musulmana, ha deciso di non indossare la fascia arcobaleno ma di vestirne una nera. Nessuna sorpresa: come in molti Paesi islamici, in Egitto l’omosessualità è considerata un crimine. Anche in questo caso la società si è schierata al fianco del suo tesserato: "L'Ipswich Town Football Club si impegna a essere un club completamente inclusivo che accoglie tutti.

Allo stesso tempo, rispettiamo la decisione del nostro capitano Sam Morsy, che ha scelto di non indossare la fascia da capitano arcobaleno a causa delle sue convinzioni religiose. Continueremo a creare un ambiente in cui tutti siano stimati e rispettati, sia dentro che fuori dal campo".

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