Quando il silenzio è la scelta migliore

Durante i momenti concitati per il malore di Edoardo Bove, a Firenze, Maurizio Compagnoni e Luca Marchegiani, di Sky Sport, hanno scelto lunghi silenzi che valevano più di mille parole

Quando il silenzio è la scelta migliore
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La vita è una scommessa, solo che ogni tanto deve succedere qualcosa per farcelo ricordare. Per fortuna di Edoardo Bove possiamo parlare ancora al presente, eppure non è di lui che vogliamo parlare in queste righe, ma di quel momento in cui il tempo che scorre improvvisamente cambia tutto. Minuti terribili, nei quali si può scegliere diversi modi per restare sospesi in attesa di una notizia.

Quelli di Sky, ieri, lo hanno fatto nel modo migliore: telecronista e opinionista, Maurizio Compagnoni e Luca Marchegiani, hanno scelto lunghi silenzi che valevano più di mille parole. Perché non c’era niente da dire ma solo da aspettare, e loro lo hanno fatto con noi, con tutto lo stadio che sempre in silenzio rimaneva attonito e speranzoso. Anche in studio Fabio Caressa, invece di inseguire la fretta di voler dare informazioni prima di tutti, ha messo il freno alle indiscrezioni che giravano sul web grazie ai soliti bene informati (ma dove si informano, poi?), chiedendo di aspettare l’ufficialità prima di mettere nel ventilatore il verosimile. Che in un certo giornalismo di solito fa molto figo.

Tutto perfetto, insomma, tranne una cosa.

Quell’immagine del campo di Firenze vuoto che mostrava nel cerchio di centrocampo la pubblicità di una società di betting, una di quelle che si mettono e tolgono grazie alla tecnologia. Bastava un clic, dunque, e lo scenario sarebbe stato definitivo. Si sa, però: business is business, eppoi appunto la vita è una scommessa. Ma non quella.

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