La corsa della banda De Rossi verso l’Europa continua dopo lo stop di Lecce, grazie alla vittoria nella stracittadina contro una buona Lazio. L’undici di Tudor regge bene l’irruenza dei giallorossi, provando a colpire in contropiede ma alle Aquile manca sempre un pizzico di cattiveria in area di rigore. Alla fine, la differenza la fa il gol di testa di Gianluca Mancini che converte al meglio un ottimo angolo di Dybala. Secondo tempo molto nervoso con parecchie scintille in campo e un gran numero di gialli da parte di Guida. Nonostante per lunghi tratti i biancocelesti avessero messo alle corde la Roma, la difesa giallorossa regge e porta a casa tre punti pesantissimi per la corsa alla Champions.
Le scelte dei tecnici
De Rossi per il suo primo derby in panchina non pensa alla sfida di giovedì in Europa League contro il Milan e cambia sei pedine rispetto alla deludente prestazione contro il Lecce. Parte dal primo minuto Dybala, con un tridente fantasia con El Shaarawy largo e Lukaku al centro. In difesa resistono solo Svilar e Mancini; stavolta tocca a Llorente, vista la squalifica di Ndicka. Sulle fasce, spazio a Celik ed Angelino, mentre sulla mediana torna Pellegrini con Cristante e Paredes.
Tudor cambia ancora per il suo debutto nella stracittadina: Luis Alberto in panchina, Isaksen sulla tre quarti con Kamada, alle spalle di Immobile, preferito a Castellanos, non al meglio in Coppa Italia contro la Juventus. Difesa che torna a tre: Casale vince il ballottaggio con Patric mentre Marusic è più in avanti, in un ruolo simile a quello di Felipe Anderson sulle fasce. Vista l’indisponibilità di Zaccagni, spazio ad una mediana composta da Guendouzi e Vecino.
Roma aggressiva, Mancini in gol
La partenza dei giallorossi fa capire subito come la banda De Rossi abbia una gran voglia di mettersi alle spalle il passo falso al Via del Mare. Nel giro di un paio di minuti sono prima Angelino poi Paredes a cercare la porta difesa da Mandas. La Lazio, però, è ben messa in campo e risponde colpo su colpo, come al 6’, quando Immobile colpisce solo l’esterno della rete. La Roma, però, è più consistente e sfiora il vantaggio sul tiro di Llorente deviato da Casale in angolo. L’undici di Tudor è comunque in grado di creare qualche grattacapo alla difesa giallorossa, specialmente grazie all’inedito duo Isaksen-Vecino: Svilar, comunque, è raramente chiamato in causa, visto l’ottimo lavoro dei centrali.
Uno dei più in palla sembra Pellegrini, che al 25’ ingaggia un duello rusticano col portiere della Lazio: sulla prima conclusione Mandas si lascia sfuggire il pallone mentre poco dopo è fortunato quando un tiro dalla distanza del capitano giallorosso viene deviato sul palo opposto, finendo di poco in angolo. Dopo la partenza a razzo dei padroni di casa, il ritmo cala un attimo ma è la Roma a cercare con maggiore convinzione il vantaggio: al 35’, sull’ennesimo cross dalla sinistra, Celik è in ottima posizione ma schiaccia male il colpo di testa, mandando la palla alta sopra la traversa. Il gol, comunque, è nell’aria: prima i giallorossi sfiorano il vantaggio su una sfortunata deviazione di un difensore su un’incursione di El Shaarawy, poi riescono a passare. Calcio d’angolo a rientrare calciato benissimo da Dybala, Mancini si libera dalla marcatura di Romagnoli ed è libero di colpire di testa. Mandas riesce solo a sfiorare la sua conclusione perentoria ed è costretto a raccogliere il pallone in fondo al sacco.
Forcing Lazio, la Roma tiene
Tudor capisce che l’assetto del primo tempo non è ideale ed opera ben tre cambi nell’intervallo: spazio all’ex di giornata Pedro al posto di Isaksen, Patric per Romagnoli e, soprattutto, Castellanos per Immobile. A partire meglio è però la Roma, che si guadagna al 47’ un’ottima punizione dal limite: Dybala lascia il compito di tirare a Pellegrini ma la sua parabola si spegne di un niente sopra la traversa. La Lazio, alla fine, riesce ad attaccare con maggiore convinzione ma commette troppi errori nell’ultimo passaggio, concedendo pericolose ripartenze ai giallorossi: al 54’, dopo una galoppata di Lukaku, El Shaarawy è a tu per tu con Mandas, colpendo in pieno il palo. Quattro minuti dopo, dopo un tiro dalla distanza di Castellanos, la Roma è ancora micidiale in contropiede: cross teso di Cristante nell’area piccola, Lukaku si allunga ma non riesce ad arrivarci.
La Lazio è finalmente pericolosa al 63’, quando una puntata sulla destra porta al tiro Guendouzi: sulla traiettoria si trova Kamada che scarta Svilar e mette in porta. Peccato fosse in posizione di fuorigioco. Da qui in avanti la partita si fa molto più nervosa, con parecchie scintille in campo e pochissime occasioni da gol da entrambe le parti. Guida è costretto ad estrarre gialli in rapida successione, costringendo i tecnici a cambiare. Tudor si gioca la carta Luis Alberto mentre De Rossi mette in campo Spinazzola per contenere l’aggressività delle Aquile. Nel finale di partita, tanta stanchezza e parecchia tensione in campo, con gli ultimi assalti della Lazio che si infrangono sull’attenta retroguardia giallorossa. C’ anche spazio per il ritorno in campo di Chris Smalling e Tammy Abraham, al rientro dopo il grave infortunio ma, a parte un paio di ripartenze in campo aperto della Roma, la partita ha già detto tutto quel che doveva dire. Vince con merito la Roma, ma la Lazio certo non ha demeritato.
Il tabellino
ROMA (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, Llorente, Angeliño (78’ Smalling); Cristante, Paredes (80’ Bove), Pellegrini; Dybala (78’ Abraham), Lukaku, El Shaarawy (70’ Spinazzola). Allenatore: Daniele De Rossi
LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Casale, Romagnoli (46’ Patric), Gila; Marusic (78’ Pellegrini), Vecino (69’ Luis Alberto), Guendouzi, Felipe Anderson; Isaksen (46’ Pedro), Kamada; Immobile (46’ Castellanos). Allenatore: Igor Tudor
Marcatori: 41' Mancini (R)
Ammoniti: 20' Vecino (L), 55' Mancini (R), 67' Celik (R), 72' Pedro (L), 75' Castellanos (L), 80' Paredes (R), 90+2’ Pellegrini (R)
Espulsi: -
Arbitro: Marco Guida (Torre Annunziata)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.