Avevamo detto che era una delle sorprese di questo torneo, adesso si candida prepotentemente ad essere “la” sorpresa. È l’incornata di Rover al 92’ a decidere la semifinale di andata fra Sudtirol e Bari.
Già nel turno preliminare al “Druso” contro la Reggina di venerdì scorso, gli uomini di Pierpaolo Bisoli si sono imposti in zona Cesarini grazie a Casiraghi. Nel primo atto di ieri, invece, è stato il ventiquattrenne attaccante a deciderla su assist proprio del match-winner contro i calabresi.
Contro la terza in classifica e anch’essa neopromossa, Bisoli decide di modificare la sua identità tattica, passando dal classico 4-4-2 ad un più coperto 3-5-1-1, soprattutto per la decisione del suo collega Michele Mignani di schierare un tridente offensivo di peso, con Esposito ad agire da collante alle spalle di Antenucci e Cheddira. Nonostante l’urto offensivo dunque, gli altoatesini riescono a bloccare le linee di comunicazione pugliesi e non concedono loro neppure una palla gol nitida (e pulita) per tutti i 97’ di gioco.
Al termine di un match comunque equilibrato, è grazie al doppio cambio avvenuto fra il 57’ e il 75’ a decidere la sfida: fuori Lunetta prima e Mazzocchi poi, dentro appunto Rover e Casiraghi.
Fino ad allora l’unica occasione migliore prima dell'episodio decisivo capita sui piedi di Mazzocchi, con un destro di poco a lato su sponda di Odogwu.Adesso il ritorno venerdì in terra pugliese, in un “San Nicola” che si preannuncia infuocato. Il Sudtirol non vuole smettere di stupire, mentre il Bari vuole a tutti i costi la finale dopo una grande stagione.
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