La morte di Gianluca Vialli ha lasciato un segno profondo in tanti, dall'Italia all'Inghilterra. L'eroe gentile si è spento in silenzio, senza disturbare, esattamente come ha vissuto. Ha sempre tutelato la sua privacy e quella della sua famiglia, che oggi rispetta quel suo desiderio di riservatezza e, seppure con gentilezza, scansa i giornalisti e non dà troppe informazioni, se non quelle essenziale. Ma gli occhi rossi dei cronisti, oltre che quelli dei tifosi, non hanno lasciato indifferente Cathryn White Cooper Vialli, che non ha mai parlato con la stampa ma a questa ha lasciato un delicato biglietto di ringraziamento, riportato dal Corriere della sera: "Luca non solo era uno sportivo di grande talento, rispettato da tutti, ma era soprattutto il marito e il padre più affettuoso. Siamo devastati. Grazie per tutto il vostro sincero amore e supporto".
Sono poche parole che però dicono tanto, che sono state consegnate a mano, dentro una busta chiusa, ai cronisti davanti alla casa di Chelsea dall'assistente che negli ultimi quattro anni e mezzo è stata vicina a Gianluca Vialli. Cathryn Vialli non se la sente di parlare e il suo dolore dev'essere rispettato, ma anche la sua sorella gemella Libby White Cooper, intercettata dai cronisti nei pressi dell'abitazione dell'ex campione, preferisce non parlare: "Non è il momento giusto per parlare, sono giorni molto tristi. L’affetto che ci sta arrivando dall’Italia è incredibile, mio figlio che è lì me l’ha raccontato. Luca era una grande persona: non era più solo un campione, ma un simbolo". Anche in questo caso, le parole lasciate al Corriere trasudano gentilezza, non sempre scontata in un momento come questo.
I funerali di Gianluca Vialli si celebreranno a Londra ma la famiglia, rispettando il volere del calciatore, non ha reso noto né il luogo né la data. Saranno in forma strettamente privata, con ammesse solo le due famiglie, e sicuramente non si terranno domani. Lunedì, infatti, alle 18.30 a Cremona ci sarà una messa in ricordo di Vialli presso la chiesa che lo ha visto crescere, nei pressi dell'oratorio del Cristo Re, dove ha dato il primi calci a un pallone e dal quale il campione ha spiccato il volo per conquistare la gloria eterna. "Sono inglese ma mio padre mi ha battezzato Gianluca come il suo giocatore del Chelsea preferito.
Più cresco e più sono orgoglioso di questo privilegio, perché sei stato un gentleman della vita. Riposa in pace", si legge in un biglietto, ormai zuppo dalla pioggia, lasciato davanti al memoriale dello stadio del Chelsea, a breve distanza dalla sua abitazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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