È stata la notte di Fabrizio Corona. Mentre l'Italia affondava a Wembley, l'attesa era tutta per lui, l'ex re dei paparazzi, ospite su Rai 3 nella trasmissione "Avanti Popolo" di Nunzia De Girolamo. Il mondo del calcio attendeva col fiato sospeso nuove rivelazioni, i nomi di altri giocatori coinvolti nello scandalo scommesse ma alla fine della trasmissione non ci sono altri calciatori coinvolti. Al punto da chiedersi "Tutto qui?".
Cosa ha detto Corona
Ma partiamo dall'inizio. Corona ne ha per tutti a partire da Luciano Spalletti che lo aveva attaccato nei suoi ultimi interventi, con una frecciatina anche a Buffon:"Quando sono andati a prendere Tonali e Zaniolo era stato giusto. Perché la maglia azzurra ha un valore. E il giorno dopo vai ad accusarmi? Ma io sono già la persona più famosa d'Italia. Dovrebbe accusare la procura di sciacallaggio. Si dovrebbe vergognare. Fanno fare l'urlo Italia a Buffon, che per anni ha giocato a carte".
Le storie dei calciatori già citati vengono raccontate con maggiori particolari. Arriva un video realizzato dagli inviati del programma che sono andati a Piacenza, sui luoghi di Nicolò Fagioli. Il primo allenatore di Fagioli e Tonali: "Non me lo aspettavo per come ho conosciuto i ragazzi, ma me lo aspettavo per come ho conosciuto il mondo del calcio". Corona sottolinea come il caso di Fagioli sia diverso dagli altri, perché il 22enne ha un vero problema con la ludopatia, "fin dai tempi della scuola", mentre gli altri, "almeno la metà di loro, non hanno un minimo di cervello, di educazione, e pensano soltanto a divertirsi, ubriacarsi, divertirsi e scommettere. Ci sono giocatori che hanno buttato via tutto il loro potenziale".
Poi si passa a Nicolò Zaniolo. Viene mostratto un video in cui lo zio di un ex giovane di belle speranze dell'Inter di Mourinho, (Antonio Esposito ndr) poi amico e factotum di Zaniolo, rivela a Corona:"Scommetteva anche sul calcio. Mio nipote decide di fare il banco clandestino a Roma. Scommettevano anche giocatori". Secondo questa fonte, lo zio di questa persona avrebbe chiesto soldi a Zaniolo in un momento di difficoltà. L'ex fotografo vuole anche fare chiarezza sul quarto nome che ha tirato fuori, quello del giallorosso Nicola Zalewski: "Ho le prove anche su di lui, è legato a un certo tipo di ambienti. È il migliore amico di El-Shaarawy, Zaniolo e di quel gruppo lì. E scommette sempre, sempre".
C'è spazio anche per una rivelazione su Francesco Totti: "Sono stati trovati bonifici sul conto di una persona fatti da Totti e la cosa è finita lì perché questa persona ha detto che glieli aveva prestati in un momento è difficoltà. Qui è diverso, c'è un'altro tipo di inchiesta".
L'ira dopo la trasmissione
"Sono stato censurato! Non me lo aspettavo! Mi dispiace per tutti voi". Così Fabrizio Corona esplode sui social dopo la trasmissione."Purtroppo - scrive su Instagram - non ho potuto, come mi avevano garantito questa mattina , dire quello che volevo, mostrare in tv il grande lavoro che sto portando avanti da 6 giorni senza dormire con il mio amico Moreno". Ad un certo punto, aggiunge,"la conduttrice ha lanciato un audio che poi non è stato nemmeno mandato in onda. Vi rendete conto?". Il riferimento è ad un audio dove che, come aveva detto Corona, ci sarebbero quattro calciatori che parlano di scommesse. "C'era la voce di Zaniolo e di 3 giocatori di serie A - prosegue - che parlavano di scommesse e di tantissimi soldi". E ancora: "Hanno preso per il c.... voi e hanno preso per il c... me".
Le nuove rivelazioni
Stephan El Shaarawy (Roma), Federico Gatti (Juventus) e Nicolò Casale (Lazio). Sono i nomi dei tre calciatori presunti colpevoli di calcio scommesse rivelati in esclusiva a "Striscia la Notizia" da Corona, che questa notte ha ricevuto il Tapiro d'oro per essere stato censurato durante la trasmissione "Avanti Popolo".
A Valerio Staffelli, Corona ha anche mostrato un filmato in cui si sentono i giocatori che parlano delle puntate mentre palleggiano.
Il servizio completo andrà in onda questa sera a Striscia la notizia.A quanto si apprende però, fa sapere la Procura di Torino non vi sarebbero evidenze di un coinvolgimento nell'inchiesta dell'attaccante della Roma, del difensore della Juve e del difensore della Lazio.
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