Sven Goran Eriksson lascia la panchina: "Problemi di salute"

Il tecnico ex Lazio e Roma, oggi collaboratore del club svedese Karlstad ha annunciato la sua decisione attraverso un comunicato

Sven Goran Eriksson festeggia lo scudetto con la Lazio
Sven Goran Eriksson festeggia lo scudetto con la Lazio

Sven Goran Eriksson è costretto a fare un passo indietro. Il 75enne ex allenatore di Roma, Fiorentina, Lazio e Samp, ha annunciato di dover rinunciare al ruolo di direttore sportivo del Karlstad, club svedese di terza divisione, che aveva iniziato a ricoprire dallo scorso dicembre

Attraverso un comunicato ufficiale distribuito alla stampa, l'allenatore svedese, ha svelato di avere dei "problemi di salute", a causa dei quali limiterà la sua attività: "Ho deciso. A causa di problemi di salute devo di limitare i miei doveri pubblici, almeno per il momento. Sto facendo degli esami di controllo. Mi concentrerò sulla mia salute, sulla mia famiglia e sul Karlstad, ma con incarichi limitati. Vi ringrazio, amici e addetti ai lavori, per tutto il sostegno. Vi chiedo di rispettare la mia decisione e la mia privacy". Al momento c’è riserbo intorno alle condizioni dell’allenatore. "Ha una malattia e questo significa che ha un potere limitato per essere lo 'Svennis' che siamo tutti abituati a vedere", ha detto a 'Sportladet' il suo avvocato, Anders Runebjer. A quanto pare due settimane fa la malattia sarebbe peggiorata.

La carriera

18 trofei in bacheca e una carriera da girovago in giro per il mondo ma soprattutto tanta Serie A. Probabilmente nessun altro come Eriksson ha formato e influenzato scuole di pensiero nel calcio moderno. In Italia l'ha fatto a più riprese. Prima nel 1984, eredita la Roma di Liedholm, ancora scossa dalla maledetta finale persa ai rigori contro il Liverpool. L'avventura giallorossa è "segnata" dall'incredibile sconfitta contro il Lecce già retrocesso alla penultima giornata, mentre era in testa a pari punti con la Juventus, poi vincitrice del campionato.

Si rifarà molti anni dopo sull'altra sponda del Tevere, portando la Lazio a vincere il secondo scudetto della storia, grazie ad un incredibile rimonta ai danni della Juve, festeggiando il titolo all'Olimpico con la sconfitta dei bianconeri nel diluvio di Perugia. C’è un filo conduttore unico, lungo tutte le squadre allenate da Eriksson. Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio. In crescendo. La base tattica: difesa a quattro, pressing aggressivo, spinta sugli esterni. Lo svedese ha vinto anche 4 Coppe Italia - un record condiviso con Allegri e Mancini. Due con la Lazio, una con Sampdoria e Roma.

Ma non solo in carriera ha vinto due Coppe nazionali e un campionato svedese con il Goteborg, tre titoli portoghesi, una Coppa e una Supercoppa con il Benfica e una Supercoppa Italiana con la Lazio.

In Europa, invece, vanta la Coppa Uefa con il Goteborg e due trofei internazionali con i biancocelesti, la Supercoppa Europea del 1999 e la Coppa delle Coppe dello stesso anno, in finale contro il Maiorca. Dal 2001 al 2006 ha guidato anche l'Inghilterra, poi anche Messico, Costa d'Avorio e infine le Filippine, prima del ritorno in Svezia al Karlstadt.

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