I punti chiave
Il Napoli esce indenne anche dalla trasferta ai piedi della Mole, portando a casa una vittoria di corto muso che mette comunque pressione alle rivali. All’undici di Antonio Conte basta la girata fulminea di McTominay per piegare il Torino e rimanere in testa da sola alla classifica per un’altra settimana. Prestazione certo non scintillante quella della capolista, che ha sofferto a lungo gli attacchi insistiti del Torino di Vanoli, che però non ha ancora trovato un rimpiazzo decente per l’infortunato Zapata. Alla fine, i partenopei se la ridono ed iniziano al meglio il mese di dicembre aspettando tranquilli i risultati delle rivali. Vediamo nel dettaglio come si sono comportati i protagonisti di Torino-Napoli.
TORINO (3-5-2)
Vanja Milinkovic-Savic 7 – A Torino si chiedono come abbia fatto a tenere fuori il tacco di Lukaku. Incolpevole sul gol di McTominay, nella ripresa evita che il Napoli metta in ghiacciaia la gara.
Sebastian Walukiewicz 6 – Il polacco parte bene, molto attento, ma verso il finale del primo tempo s’innervosisce un attimo, beccandosi un giallo del tutto evitabile.
Saul Coco 5 – Non impeccabile come in altre partite, un punto pieno in meno per come al 37’ riesca a non segnare un gol a porta vuota. Per il resto, pochi altri errori.
Adam Masina 6 – Ha il suo bel da fare con Politano e Anguissa, ma se la cava quasi sempre in maniera egregia. Lascia il campo durante l’assalto finale del Toro.
Dal 75’ Borna Sosa 6 – Non ha spesso spazio per le sue progressioni ma i suoi cross finiscono quasi sempre nel nulla.
Marcus Pedersen 5,5 – Discreto in chiusura, rivedibile quando dovrebbe giocare spalle alla porta: stupido prendersi un giallo sulla mediana. Esce all’intervallo per un problema fisico.
Dal 45’ Valentino Lazaro 6,5 – Non male l’impatto sulla fascia ed i suoi cross al centro, dove però trova poca collaborazione. Lodevole comunque il suo impegno ed abnegazione.
Karol Linetty 6 – Battitore libero con licenza di togliere le castagne dal fuoco ai granata in area di rigore. Molto meno efficace in avanti, dove fatica assai a trovare spazi interessanti.
Dal 63’ Nicola Vlasic 5 – Ogni volta che entra in campo i fedelissimi granata si aspettano che torni quello di una volta. A parte qualche tocco, invece, è sempre la brutta copia di quello del passato.
Samuele Ricci 6,5 – Non sempre alimentato in maniera costante, sulla fascia sa comunque far alzare il Toro come pochi. Nel secondo tempo meno dinamico e falloso.
Gvidas Gineits 6 – Buoni i suoi cross ma è altrettanto utile davanti alla difesa, specialmente quando il Napoli spinge forte per vie centrali.
Mergim Vojvoda 6,5 – Risponde bene alle istruzioni di Vanoli, lottando coltello tra i denti su ogni pallone. Nella ripresa suona la carica ma è spesso da solo.
Dal 75’ Yann Karamoh 6 – Il francese si presenta subito impegnando Meret ma non è servito in maniera regolare dai compagni di squadra.
Ché Adams 5,5 – Spreca un’occasionissima ad inizio partita e subisce il contraccolpo psicologico, diventando sempre più nervoso.
Antonio Sanabria 5,5 – Anche lui poco preciso in area, problema purtroppo annoso per lui: spreca male le poche occasioni costruite dal Toro.
Dal 63’ Alieu Njie 6 – Certo non la partita migliore per giudicare il classe 2005 prodotto della cantera granata: vista l’inesperienza qualche errore ci può stare.
All. Paolo Vanoli 5,5 – Il Toro cerca di aggredire il Napoli scoprendosi poco ma la botta fulminea di McTominay complica il piano partita. Nella ripresa i granata attaccano ma senza la grinta che ci si aspetta sempre dal Toro. Con un attaccante serio sarebbe stata tutta un’altra partita.
NAPOLI (4-3-3)
Alex Meret 6 – Primo tempo di tutto riposo, nella ripresa è sporadicamente chiamato in causa, senza dover compiere chissà quali miracoli.
Giuseppe Di Lorenzo 6 – Svaria tantissimo come al solito, alternando chiusure puntuali in difesa a proiezioni offensive non male, come quella al 58’ che lo vede sfiorare il 2-0.
Amir Rrahmani 6 – Disciplinato e preciso in difesa, senza avventurarsi in avanti. Da lui Conte si aspetta proprio questo: zero distrazioni e tanta sostanza.
Alessandro Buongiorno 5,5 – Ritorno non semplice, come si capisce quando si perde Adams in area. Dopo questo svarione si ricompone, guidando con la solita maestria la difesa campana.
Mathias Olivera 6,5 – L’uruguagio non è impeccabile ma è comunque fondamentale, specialmente nella ripresa, quando ci vuole un paratone di Milinkovic-Savic per negargli il 2-0.
André-Frank Zambo Anguissa 6,5 – Non un partitone clamoroso il suo ma il suo pressing costante è fastidiosissimo per i granata. Meno preciso nelle verticalizzazioni.
Dall’86’ Michael Folorunsho s.v.
Stanislav Lobotka 6 – Ordinato come sempre, preciso, poco spettacolare: con una mediana fisica come quella granata forse difficile fare meglio.
Scott McTominay 7,5 – Ben marcato, appena ha un mezzo metro si scatena per trovare alla mezz’ora una cannonata delle sue. Centrale atipico che sta diventando sempre più irrinunciabile.
Matteo Politano 6,5 – Buono il momento del laterale azzurro, agevolato dalla difesa “ariosa” del Toro ma meno servito rispetto ad altre partite. Brutto l’errore al 57’ quando spreca a porta vuota.
Dal 75’ Leonardo Spinazzola s.v.
Romelu Lukaku 5 – Palloni giocabili ne vede col contagocce ma ci vuole un miracolo di Milinkovic-Savic per negargli il gol. Ripresa un po’ anonima: lecito attendersi di più da lui.
Dall’86’ Giovanni Simeone 6 – Ha una mezza palla buona e per poco non gonfia la rete. Sicuri che non meriterebbe di giocare qualche minuto in più?
Kvitcha Kvaratskhelia 6 – Normalmente sembra un corpo estraneo, ma quando ha una mezza occasione costringe ad una parata spettacolare il portiere granata.
Dal 79’ David Neres 6 – Sfortunatissimo in pieno recupero, quando il Var gli nega di tornare al gol dopo parecchie settimane.
Antonio Conte 6 – Il suo Napoli parte sempre piano ma, quando ingrana la quarta, è difficile da contenere. I partenopei nella ripresa giocano con il freno a mano tirato e un pizzico di sufficienza.
Nonostante i limiti del Torino, vittoria che mette ulteriore pressione alle rivali.All. Michael Fabbri 6 (arbitro) – Approccio un po’ fiscale quello del fischietto romagnolo ma mantenuto in maniera equanime, specialmente in quanto a cartellini.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.