Lo scontro che chiude la 31a giornata di Serie A doveva essere una sfida per l’Europa e lo spettacolo al Gewiss Stadium non è mancato. Gran prova dell’undici di Gasperini, più concreto ed aggressivo nei confronti di una Roma che ha forse speso troppo nella rimonta col Feyenoord. Primo tempo equilibrato che viene sbloccato da una magia di Zapata che trova una girata perentoria di Pasalic. La Roma prova a spingere nel secondo tempo ma viene ancora colpita da Toloi su calcio piazzato. I giallorossi riescono a riaprirla con un tiro perentorio di Pellegrini ma neanche un minuto dopo ci pensa Rui Patricio a regalare a Koopmeiners il pallone del 3-1. Finisce nella maniera peggiore per Mourinho, con Llorente e Dybala infortunati. A ridere è quindi l’Atalanta di Gasperini, che si rifa sotto nella lotta per l’Europa.
La partita
Qualche sorpresa nella formazione ufficiale della Roma in quel di Bergamo: niente da fare per Dybala, costretto a partire dalla panchina. A dare una mano al capitano Pellegrini a supporto del ritrovato Tammy Abraham, spazio quindi al norvegese Solbakken, ansioso di guadagnare qualche punto nelle gerarchie interne alla Roma. Dopo la faticaccia contro il Feyenoord, turno di riposo per i motorini sulle fasce romaniste: partono quindi dalla panchina sia Spinazzola che El Shaarawy. Al loro posto i giovani Celik e Zalewski, con Cristante e Bove sulla mediana. Vista l’assenza di Chris Smalling, confermata la difesa a tre della vigilia, con Mancini affiancato da Ibañez e Llorente.
Visto che stasera la Dea si gioca parecchio delle possibilità residue di staccare un biglietto per l’Europa che conta, Gasperini prova a rimescolare le carte, affidandosi ai suoi fedelissimi. Vista l’assenza di Lookman, che potrebbe tornare col Torino, l’Atalanta ripropone un 3-4-2-1 modificato. Unica punta Duvan Zapata, supportato da Koopmeiners e dal recuperato Pasalic sulla tre quarti. In panchina, a sorpresa, finisce quindi il danese Hojlund. Cambiamenti anche a centrocampo, dove De Roon è affiancato da Ederson, con Zappacosta e Maehle sulle fasce. Sportiello confermato in porta dopo aver fatto vedere buone cose a Firenze, come la difesa a tre on Toloi, Djimsiti e Scalvini.
Buona Roma ma la sblocca Pasalic
L’approccio delle due squadre a questo Monday Night è chiaro fin da subito: tanta aggressività, intensità a mille e pressione ossessiva sui portatori di palla. Alcuni esagerano con l’entusiasmo e ne fanno le spese prima Mancini, toccato duro da Koopmeiners, poi Maehle, fermato in maniera regolare ma piuttosto sbrigativa da Ibañez. Roma più attendista, pronta a colpire in contropiede mentre l’undici di Gasperini prova ad imporre il suo gioco di fronte al tutto esaurito del Gewiss Stadium. La Dea sembra averne di più, specialmente nelle battaglie al centrocampo dove si recuperano buoni palloni per alimentare le fasce. Un attimo in affanno la retroguardia giallorossa, costretta spesso ad inseguire il guizzante Zapata. Gioco non bellissimo, molto frammentato: con gli spazi davvero risicati è complicato riuscire a imbastire azioni degne di questo nome. Pellegrini prova a battere l’attenta guardia dei padroni di casa scambiando in combinazione con Celik ma l’inserimento di Bove viene bloccato prima che il mediano riesca a liberare il suo tiro. Non male al 22' l’azione di Ederson che si libera di Ibañez sulla destra, si porta sul fondo e crossa in mezzo. Llorente sventa tutto ma non male lo spunto del brasiliano. Pochi minuti dopo è ancora protagonista ma per le ragioni sbagliate: colpo al volto a Pellegrini che scatena la reazione delle panchine e un cartellino nei confronti di Gasperini per qualche protesta di troppo.
Alla mezz’ora la Roma prova a portarsi in avanti con un’azione finalmente fluida: non male il cross di Mancini per Abraham in area piccola, l’inglese finisce giù sull’intervento di Toloi ma per il VAR non è rigore. L’Atalanta, ora, non riesce più a portarsi stabilmente dalle parti di Rui Patricio e gli ospiti sembrano più pericolosi, grazie soprattutto al lavoro di Zalewski e Solbakken. I giallorossi però sono poco efficaci da calcio piazzato e non trovano spazi nemmeno per i tiri da fuori. Proprio quando la Roma prende un attimo il fiato, ecco che la Dea colpisce. Palla riconquistata da Scalvini su Abraham, pallone che arriva a Duvan Zapata spalle alla porta. Il colombiano si muove bene, va sul fondo, finta due volte e la mette in mezzo, dove Pasalic gode di un po’ troppo spazio. Girata perentoria quella del croato, sulla quale non può niente Rui Patricio. Atalanta che passa sull’unico tiro nello specchio della porta, proprio nel momento migliore dei giallorossi.
Toloi-Koopmeiners, è grande Dea
Nessun cambiamento durante l’intervallo per entrambe le squadre e il tema tattico della partita rimane più o meno lo stesso, con la Roma che prova a collaborare meglio in avanti. Pallino comunque sempre in mano dei padroni di casa, che gestiscono bene il possesso. Tre minuti dopo ecco il primo mezzo pericolo per la porta di Sportiello: nuovo cross dalla tre quarti di Bove, Abraham stacca sul primo palo ma la palla vola alta sopra la traversa. La Roma trova qualche spazio in più ma non si rende mai davvero pericolosa. L’Atalanta sfrutta gli spazi al 53’ con un bel lancio di Koopmeiners su Zapata che viene steso a pochi metri dall’area di rigore: posizione interessante ma De Roon non trova la porta. La Dea alza il baricentro e prende possesso della tre quarti giallorossa per ampi tratti, concedendo poco o niente ad una Roma che si sfilaccia un po’ troppo. I padroni di casa approfittano di uno Zapata finalmente ritrovato e si fanno preferire, nonostante non riescano a creare occasioni chiare da gol.
Lo Special One decide di rivoluzionare tutto: dentro Matic, Spinazzola, Dybala ed El Shaarawy, fuori Bove, Mancini, Zalewski e Solbakken. La Roma passa quindi a quattro, affollando il centrocampo per reggere il confronto con la mediana nerazzurra. I giallorossi ora spingono forte, costringendo i padroni di casa a rintanarsi in area. L’Atalanta è comunque pericolosa in contropiede al 68’, quando Pasalic non riesce a capitalizzare una bella ripartenza. Gasperini è costretto a cambiare Djimsiti, vittima di un pestone casuale di Abraham: spazio quindi a Palomino. È la mossa che vale il raddoppio per la Dea: calcio d’angolo preciso proprio sulla testa del nuovo entrato, Rui Patricio si supera ma la mette proprio sui piedi di Rafael Toloi. Llorente si butta alla disperata ma non può che mettere in porta il tiro del capitano bergamasco. 2-0 Atalanta.
L’undici di Gasperini prova a controllare la partita, con la Roma che si affida alle giocate di Dybala e Spinazzola. Nel finale spazio anche per la staffetta tra Belotti ed Abraham, Gasperini risponde mettendo Demiral e Hojlund per Maehle e Pasalic ma la gara sembra ormai segnata. Quando l’Atalanta si rilassa un attimo, ecco che la Roma la riapre: bello l’assist di Belotti per il capitano Pellegrini, che la mette tra il palo ed i guantoni di Sportiello. La gioia dei tifosi romanisti dura però davvero pochissimo: ripartenza della Dea che trova la corsa di Koopmeiners. Rui Patricio esce sicuro ma combina un vero e proprio disastro, rimettendola sui piedi dell’olandese che ringrazia e segna il 3-1.
Nel finale la Roma si rovescia in avanti, sperando di riaprirla ancora e per poco non ci arriva ancora con il capitano: gran punizione la sua, Sportiello non ci arriva ma il palo dice di no. Trentesimo legno stagionale per i giallorossi, davvero sfortunati. Dybala, toccato duro da Palomino, subisce il colpo e nel giro di un paio di minuti non riesce nemmeno a camminare. Le cose vanno ancora peggio a Llorente, costretto a lasciare il campo per un infortunio. Il maxi recupero non riesce a cambiare granché: finisce così con un netto 3-1 che rilancia la Dea, ora più che mai intenzionata a giocarsi l’Europa che conta fino all’ultima giornata.
Il tabellino
ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Djimsiti (73’ Palomino), Scalvini; Zappacosta, De Roon, Ederson (90+5’ Soppy), Maehle (81’ Demiral); Koopmeiners, Pasalic (81’ Hojlund); Zapata (90+5’ Muriel). A disposizione: Musso, Rossi, Okoli, Soppy, Demiral, Pasalic, Muriel, Boga, Hojlund. Allenatore: Gian Piero Gasperini
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini (65’ Dybala), Ibanez, Llorente; Celik, Bove (65’ Matic), Cristante, Zalewski (64’ Spinazzola); Pellegrini, Solbakken (64’ El Shaarawy); Abraham (80’ Belotti). A disposizione: Svilar, Boer, Kumbulla, Matic, Tahirovic, Camara, Spinazzola, Darboe, Volpato, Dybala, Belotti, El Shaarawy. Allenatore: José Mourinho
Marcatori: 39’ Pasalic (A), 73’ Toloi (A), 83’ Pellegrini (R), 84’ Koopmeiners (A)
Ammoniti: 29’ De Roon (A), 59’ Solbakken (R), 85’ Palomino (A), 90+4’ Koopmeiners (A)
Espulsi: -
Arbitro: Massimiliano Irrati (sez. di Pistoia)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.