Storicamente Manchester United contro Liverpool ha sempre rappresentato, nell'immaginario collettivo, l'incontro calcistico più sentito da entrambe le tifoserie, nonché uno dei più famosi a livello europeo e mondiale. Dal 28 aprile 1894 ad oggi le due squadre si sono affrontate per 212 volte, con 83 vittorie dei Red Devils, 71 dei Reds e 58 pareggi. Negli ultimi anni, soprattutto, le emozioni non sono mai mancate, sancendo un dominio pressoché assoluto del Liverpool: nel 2021, ad esempio, gli uomini di Jurgen Klopp si imposero per 5-0 su quelli di Solskjaer ad “Old Trafford” grazie, soprattutto, ad una strepitosa prestazione di Momo Salah, autore di una tripletta. Durante la scorsa stagione, invece, ad “Anfield” è andata in scena la più larga vittoria degli uomini di Klopp proprio su quelli di Erik Ten Hag andandosi ad imporre per 7-0.
Domenica 17 marzo per la diciannovesima volta le due squadre si sono affrontate in Fa Cup ma a rovesciare un destino che sembrava scritto, soprattutto per come si era messa la partita, ha pensato un ventunenne pressoché sconosciuto ai più, l’ivoriano Amad Diallo, che fino allo scorso anno militava nell’under21 del Sunderland, club chegioca nella Championship inglese – la nostra Serie B – con un passato all’Atalanta, prossima avversaria proprio del Liverpool in Europa League e che, proprio dai bergamaschi è stato acquistato per la cifra di 40 milioni di euro.
È finita 4-3 con una partita fatta da sorpassi e controsorpassi e gol allo scadere. A passare in vantaggio è il Manchester United grazie al gol di McTominay al 10’ ma, dopo il pareggio annullato ad Endo al 38’ per fuorigioco, in soli tre minuti il Liverpool la pareggia prima con Mac Allister al 44’ per poi ribaltarla al 45+2’ con Salah. Nel secondo tempo le emozioni non mancano ma gli ospiti sembrano insuperabili in difesa, è all’87’ che il brasiliano Antony, uno che sta vivendo l’ennesima stagione al di sotto delle aspettative, riesce a sfondare la granitica difesa di Klopp e a trafiggere, con un perfetto diagonale Kelleher. Un gol insperato e anche fortunoso per i tanti rimpalli che prima Garnacho e poi il brasiliano sono riusciti a vincere nell’area di rigore ospite, un gol che, però, vale i tempi supplementari.
Come da copione, però, a tornare avanti sono gli uomini di Klopp che al 105’, ossia a ridosso del brevissimo intervallo fra i due tempi supplementari, riescono a realizzare la terza rete con Harvey Elliott, lasciato libero dalla retroguardia di casa sia di controllare, sia di puntare e mirare – nonostante una deviazione che inganna Onana – l’angolo basso sul secondo palo. Sembra l’ennesimo film già visto ma Ten Hag e i suoi ragazzi non ci stanno, al 112’ Rashford è bravo a chiudere un rapido contropiede dopo una fase di impostazione del Liverpool non ottimale e riporta il risultato in parità. È quando il quarto uomo segnala il recupero che, però, ad “Old Trafford” si concretizza l’inimmaginabile. Il Liverpool sta attaccando e conquista un calcio d’angolo ma la difesa dello United prima spazza e poi Garnacho, sfruttando una indecisione fra Elliott e Mac Allister, scappa via in contropiede venendo accompagnato da Diallo che ai più nostalgici, ricorderà la corsa di Del Piero nel 2-0 alla Germania nella semifinale dei Mondiali del 2006. L’argentino avanza e, al momento giusto (al limite dell’area di rigore), serve il compagno che dopo un rapido controllo, in diagonale trafigge per la quarta volte Kelleher e fa impazzire tutto lo stadio.
L’ivoriano non trattiene la felicità e mostra con orgoglio la maglia con il numero 16 al suo pubblico, una scelta che gli costerà il secondo giallo e, dunque, il cartellino rosso ma che, soprattutto in questa occasione, nonostante gli farà saltare la semifinale contro il Coventry, gli è stata immediatamente perdonata da tutti, Ten Hag compreso. Dopo una stagione estremamente altalenante, soprattutto per l’eliminazione ai gironi di Champions League, lo United aveva bisogno di una vittoria così. Una vittoria sofferta, di cuore e oltre ogni logica. Per due motivi: sia per mantenere viva la speranza di vincere qualcosa in questa stagione, sia, perché, per la storia e per la rivalità, negli ultimi anni, soprattutto contro Liverpool e Manchester City, i Red Devils avevano solo immaginato di toccare il loro livello per poi essere sconfitti nel confronto sul campo.
Erik Ten Hag, che non ha nascosto l’emozione a fine partita, ha battuto Jurgen Klopp perché ha indovinato i cambi, pescando dalla panchina sia Antony che l’eroe di giornata Diallo. L’ivoriano a fine partita non è riuscito a trattenere la felicità dietro i suoi occhi lucidi: “I sogni diventano realtà. Questo gol mi darà tanta fiducia, ma la cosa più importante è stata vincere la partita. Per noi è stata una delle migliori partite della stagione”. Per il tecnico tedesco, invece, che a fine stagione lascerà il Liverpool, rimane la delusione di non aver portato a casa una partita che per due volte consecutive li ha visti avanti: “Il nostro secondo tempo è stato eccezionale ma non abbiamo chiuso la partita e quando non lo fai ad ‘Old Trafford’ è normale che lo United abbia la possibilità di rientrarci. Meritavamo di vincere ma abbiamo perso anche perché lo United lo meritava”.
La stagione dei Reds poteva essere stracolma di trofei: dopo aver sollevato la Efl Cup in finale contro il Chelsea, il Liverpool era, infatti, ancora in corsa pin tutte le competizioni. In Premier League è al secondo posto, a pari punti con l’Arsenal capolista, in Europa League è ai quarti contro l’Atalanta e in Fa Cup fino al 112’ era in semifinale.
Tutto lasciava presagire ad un finale di stagione – e ad una chiusura di ciclo – estremamente romantica ma così, per merito di un ragazzino di ventuno anni, non sarà. E, come spesso accade, tutto questo è possibile solamente in Inghilterra. Lì dove il calcio e la passione diventano una cosa sola in ogni rettangolo verde dell’isola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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