Il Campidoglio? Un’intuizione «moderna»

Più che un autoritratto classicamente inteso, è una «caricatura» autografa, appena tratteggiata sul sonetto di cui costituisce una sorta di commento, ad aprire il percorso della mostra «Michelangelo architetto a Roma», ai musei Capitolini fino al 7 febbraio: l’artista, con la schiena faticosamente inarcata, si raffigura impegnato a dipingere la volta della Cappella Sistina in una posizione grottesca, ben distante dalla plasticità dei corpi che è abituato a ritrarre o scolpire. È Michelangelo stesso a guidare il visitatore alla scoperta di Michelangelo architetto, attraverso progetti e piante delle opere realizzate a Roma nel tentativo di tracciare un orizzonte grafico da ricercare poi, di via in piazza, nei suoi «segni» di pietra e marmo. Se il percorso ha, infatti, un andamento cronologico, cadenzato dalla presenza di tre ritratti dell’artista e articolato in 17 sezioni per 105 opere, in realtà, quello proposto è un viaggio alla scoperta dei luoghi michelangioleschi nella Capitale, che, con indirizzi precisi, consente una rilettura del suo assetto urbanistico-monumentale. Si va dalla «rivoluzione» di piazza del Campidoglio, poi divenuto modello per la piazza moderna, alla trasformazione delle Terme di Diocleziano nella basilica di Santa Maria degli Angeli, dal monumento funebre di papa Giulio II al completamento di Palazzo Farnese, dalla Cappella Sforza fino a Porta Pia e San Giovanni dei Fiorentini, senza dimenticare San Pietro e la Cappella Sistina. Tra biografia e architettura, a fare da filo conduttore sono 31 disegni autografi provenienti dalla Fondazione Casa Buonarroti di Firenze che puntano l’attenzione sulle sue grandi intuizioni per le commissioni romane.

Una per tutte, piazza del Campidoglio che Michelangelo «reinventa», portando la statua equestre in posizione centrale e orientando accesso ed affaccio, non più sui Fori, com’erano all’epoca, ma sui nuovi quartieri e cantieri a ribadire la tensione verso la modernità. In mostra, pure, il disegno planimetrico di un dettaglio del tamburo della cupola di San Pietro, mai esposto prima.