Patrizia Rappazzo
Anche quest'anno Cannes e dintorni, l'ormai collaudata rassegna milanese, organizzata da Agis Lombardia, Provincia di Milano settore cultura e da Quinzaine des Réalisateurs, si aggiudica l'anteprima assoluta e in lingua originale del film vincitore della Palma d'Oro The Wind that Shakes the Barley di Ken Loach, parabola della rivoluzione irlandese negli anni Venti che però parla - per ammissione dello stesso autore - di Irak e mescola, com'è nello stile del regista inglese, storia, impegno politico, denuncia sociale e melodramma.
Accanto alla Palma si aggiungono il Premio migliore sceneggiatura e migliore interpretazione femminile con Volver, storia di vita e di morte di Pedro Almodóvar, e la Camera d'oro con A fost sau n-a fast ? del regista romeno Cornelius Porumbofu.
Dal 13 al 19 giugno in dieci sale cittadine (Anteo, Apollo, Arcobaleno, Arlecchino, Brera, Colosseo, Excelsior, Odeon, Oberdan e Plinius) si alterneranno le proiezioni di quarantadue film provenienti dalla kermesse francese appena conclusa. In programmazione, inoltre, accanto ai titoli della cinquantanovesima edizione del Festival di Cannes, anche «dintorni», occasioni speciali per scoperte o riscoperte di cinema di qualità.
I «Dintorni» sono rappresentati da 5 pezzi facili, altrettanti debutti assoluti provenienti da festival internazionali proposti da Teodora Film, distribuzione attenta alle nuove cinematografie; e da La notte dei Filmaker Milanesi (sabato 17 giugno), organizzata in collaborazione con l'Associazione Filmmaker: (dalle 22.30 allApollo) durante la quale saranno presentati dieci titoli, rappresentativi della vivacità autoriale e produttiva di Milano.
Domenica 19 giugno omaggio a Shoei Imamura, il regista giapponese recentemente scomparso, con la proiezione di La ballata di Narayama, Palma d'Oro 1983.
Tra i film in calendario, da tenere d'occhio, le due pellicole, diversissime tra loro, di cinema d'animazione: Azur et Asmar di Michel Ocelot (il 18 giugno, 2 euro per gli «under 12»), favola che ha per protagonisti due fratelli di latte e una fata; e Princess di Anders Morgenthaler, coproduzione tedesco-danese che racconta la vendetta di August, prete missionario che decide di distruggere tutti i film girati dalla sorella pornostar.
Tra le tante cinematografie, rappresentative di culture e stili differenti, la Corea del Sud è presente con The Host di Joon-ho Bong, horror ambientato nella Seul dei nostri giorni.
Il Fuori Concorso è presente con il trasgressivo Shortbus di John Cameron Mitchell e l'epico Transylvania di Tony Gatlif. Grande attesa anche per l'ultimo film di Aki Kaurismaki, Lights in the Dusk.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.