Carne e pesce avariati Sequestrati alimenti e chiusi due kebab

Cibo trasportato su furgoni a temperatura ambiente e conservato in celle frigorifere fino 10 gradi sopra la soglia di legge. La Polizia ha sequestrato circa 60 kg di carne e pesce, denunciato un cingalese e chiuso due esercizi. De Corato: "Controlli continuano"

Carne e pesce avariati 
Sequestrati alimenti 
e chiusi due kebab

Milano - Carne e pesce avariati e conservati a temperatura ambiente. Con rischi enormi per la salute dei clienti. Questo lo scenario emerso dai controlli del Nucleo Tutela Consumatore della Polizia Locale che in collaborazione con l’Asl, ha sequestrato circa 60 kg di carne e pesce avariati in un ristorante-kebab di via Settembrini. Il locale è stato temporaneamente chiuso per le pessime condizioni igienico-sanitarie e il titolare, un cingalese, denunciato per cattiva conservazione degli alimenti. A completare la stangata, le sanzioni per circa 2000 euro per violazioni dei regolamenti di igiene.

No frigo Spiega  il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato: "La Polizia Locale, intervenuta insieme all’Asl, ha sequestrato quasi due tonnellate di carne e alimenti destinati a due kebab di Milano, siti in viale Monza e via Monteverdi. Carne che era trasportata su furgoni a temperatura ambiente e conservata in celle frigorifere fino a una decina di gradi sopra la soglia di legge (-18). Comportamenti delinquenziali che minano la salute dei consumatori".

Controlli a tappeto Da inizio anno la Sezione Annonaria e Commerciale della Polizia Locale secondo il progetto MangiaSicuro, ha controllato 342 esercizi commerciali: in più della metà (183), sono state registrate ben 360 violazioni, di cui 176 sanitarie. Verifiche che hanno fatto scattare 17 denunce e 6 sequestri da 275 kg di alimenti. Nel 2009 invece sono stati controllati 220 tra ristoranti e laboratori artigianali. Ispezioni che hanno determinato il sequestro di 2.848 kg di alimenti deteriorati o mal conservati. E la denuncia di 100 persone per truffa in commercio e cattiva conservazione di alimenti.

Di queste, 90 erano stranieri: in particolare, 60 cinesi e il rimanente nordafricani e sudamericani. Durante i controlli, inoltre, sono state contestate 850 infrazioni amministrazioni per violazioni ai regolamenti Cee e sulla etichettatura degli alimenti.

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