Era stato annunciato a settembre dall'azienda e da tutte le sigle sindacali del trasporto pubblico locale. Quella che era una proposta sta trovando una sua prima concretizzazione. È stato firmato ieri l'accordo tra la fondazione Atm e il Comune per l'assegnazione di alloggi ai dipendenti della municipalizzata.
Palazzo Marino ha sottoscritto con Atm e la sua Fondazione l'accordo per 30 alloggi popolari da ristrutturare e dare in affitto ai dipendenti dell'azienda. L'accordo, che ha durata di 12 anni, prevede che Atm progetti e realizzi a proprie spese interventi di adeguamento edilizio e impiantistico, per rinnovare e allestire gli alloggi assegnati. Parte delle spese saranno poi rimborsate dal Comune.
Terminata la ristrutturazione, l'azienda metterà gli appartamenti a disposizione dei dipendenti in possesso di specifici requisiti, tra cui un ISEE non superiore ai 26mila euro. L'impegno di Atm è di privilegiare lavoratori assunti da meno di due anni.
Il senso dell'operazione, infatti, è quello di attirare nuovi dipendenti, a fronte dell'ormai noto problema della difficoltà di reperire nuovi autisti per il tema del caro affitti e di evitare, allo stesso tempo, che si dimettano perchè non riescono a far fronte alle spese della vita milanese con uno stipendio base. Il canone di locazione previsto è di 72 euro al metro quadro annuo, più spese accessorie.
Gli alloggi assegnati si trovano nei Municipi 6, 7, 8 e 9. Non solo, per facilitare gli spostamenti dei dipendenti e permettere loro di conciliare meglio gli impegni di lavoro e quelli familiari, parte degli appartamenti assegnati ad Atm si trova in prossimità dei depositi dei mezzi pubblici.
«Ringrazio ATM per l'impegno preso a favore dei propri dipendenti in un periodo in cui anche chi ha un impiego fatica a sostenere i costi dell'abitare commenta l'assessore alla Casa Guido Bardelli -. È incoraggiante sapere che ci sono aziende disposte a investire risorse proprie per ristrutturare appartamenti sfitti e garantire a lavoratrici e lavoratori una casa a canoni accessibili. Nel caso specifico, la scelta di riqualificare parte degli alloggi comunali situati nelle vicinanze dei depositi ATM ha un duplice valore sociale: da un lato va incontro alle esigenze abitative di dipendenti impegnati in settori essenziali, dall'altro permette loro di conciliare meglio gli impegni di lavoro e quelli personali e familiari».
La firma con
Atm arriva a poche settimane dalla stipula dell'accordo con il Gruppo A2A per altri 30 alloggi. Salgono così a 60 le unità abitative di proprietà comunale attualmente sfitte e da riqualificare, che il Comune ha assegnato.
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