Papà Winehouse ha trasformato la casa londinese della figlia Amy in un santuario, un luogo intoccabile e al limite del sacro. La cantante 27enne era stata trovata morta a luglio e suo padre Mitch non riesce ancora a toccare alcuni degli oggetti appartenuti alla figlia, perché è tuttora ossessionato dalla sua morte.
In un'intervista al Camden New Journal il signor Winehouse dichiara: "Non riesco a spostare nessuno degli oggetti che le sono appartenuti. Tutto è ancora lì, come lei lo ha lasciato". Poi aggiunge di non voler accusare ulteriormente i proprietari dei pub dove la figlia andava ad ubriacarsi, vicino alla sua casa di Camden. E a tal proposito confessa: "Ho accusato i luoghi che lei frequentava, come i pub di Camden Town, ma ormai ho smesso". E si abbandona ad una richiesta: "Una figlia di un mio amico è morta e le hanno dedicato una panchina. Mi piacerebbe fare qualcosa di simile per Amy, perché questo era e rimarrà il posto che lei sempre amerà. Vogliamo chiedere al consiglio di Camden se possiamo avere una panchina a Camden Square o comunque un monumento di qualche tipo. Penso che tutti sarebbero felici".
Nonostante sia consapevole dei
numerosi pellegrinaggi che vi svolgeranno i fan, il signor Winehouse conclude speranzoso: "L'unica cosa che mi preoccupa è che i vicini potrebbero non essere d'accordo. Mi auguro davvero che non sia un problema".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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