Casal Bertone scelto per provare un modello di quartiere sostenibile

Se cento anni fa il 10 per cento della popolazione viveva nelle città e nel 2050 si prevede che questa raggiungerà il 90 per cento, la battaglia contro i cambiamenti climatici sarà persa o vinta nelle città? «Le città devono dimostrare che il processo insediativo può rispettare l’ambiente», afferma l’assessore capitolino all’Ambiente Fabio De Lillo, ricordando che il sindaco Alemanno ha firmato a Bruxelles il patto dei sindaci contro le città senza volto, per città riconoscibili anche nell’epoca della globalizzazione.
A città vivibili mira il progetto Cat Med (Change mediterranean metropolises around time), promosso dalla comunità europea, che riunisce col supporto tecnico dell’Istituto per il Mediterraneo 11 città (Malaga, Atene, Salonicco, Barcellona, Aix-en-Provence, Valencia, Siviglia, Marsiglia, Genova, Torino e Roma) per individuare metodologie concrete che riducano l’impatto dell’urbanizzazione sulla qualità dell’ambiente e le emissioni che causano l’effetto serra.
Al secondo anno di attività un seminario internazionale svoltosi ieri ai Musei Capitolini ha fatto il punto della situazione. A dir poco drammatica per l’architetto Cervellati, causa la «cementite acuta» che ha seppellito il Belpaese. Ogni città ha indicato un’area pilota dove sperimentare un modello di «quartiere sostenibile» coinvolgendo la popolazione, perché sviluppo e rispetto dell’ambiente non siano in conflitto. Il Comune di Roma, project manager Silvia D’Annibale, ha scelto Casal Bertone, il quartiere tra Prenestina e Tiburtina sorto negli anni venti, set de I soliti ignoti di Monicelli e di Mamma Roma di Pasolini. Una zona fortemente urbanizzata, con famiglie giovani, dove sarà realizzata la prima isola ambientale della città, mentre all’interno del Parco energetico nell’area dell’ex Viscosa si troverà la futura sede dell’Osservatorio permanente sui cambiamenti climatici del comune di Roma. Qui sarà operativo, grazie al progetto Lades, il primo teatro polifunzionale energeticamente sostenibile della città. Il rivestimento fotovoltaico del tetto, infatti, garantirà energia al teatro e al resto delle strutture esistenti nel parco. A novembre a via Casal Bertone sarà completato il primo immobile del quartiere con caratteristiche di sostenibilità energetica certificata.

Un tempo enorme magazzino frigorifero industriale, oggi un segno importante di architettura contemporanea. Realizzato da Stefano Tersigni (progetto studio Transit, costo 40 milioni di euro), rivestito di travertino, a piano terra avrà attività commerciali e nei piani superiori residenze private.

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