Dopo ventidue anni la svolta. Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza deceduto il 18 novembre del 1989, era già morto quando veniva travolto dal camion. È questo il risultato a cui sono giunti i carabinieri del Ris di Messina che oggi hanno depositato la perizia alla procura di Castrovillari.
Secondo le prime indiscrezioni trapelate dallo stretto riserbo della procura e degli investigatori, Bergamini sarebbe stato ucciso: non si sarebbe dunque suicidato buttandosi sotto le ruote di un camion. Una rivelazione che di fatto arriva a ribaltare la prima inchiesta che adesso è stata riaperta sulla base della documentazione presentata dalla famiglia del calciatore. Come aveva anticipato nei giorni scorsi la Gazzetta dello Sport, all'interno della perizia del Ris si affermerebbe che è impossibile che le scarpe, l’orologio e una catenina che il calciatore indossava al momento del decesso non abbiano subito danni nel trascinamento del corpo.
Secondo la ricostruzione fatta sulla base delle testimonianze dell’allora fidanzata e del camionista, Bergamini si sarebbe infatti "tuffato a pesce" davanti al camion, venendo poi trascinato per una sessantina di metri. Il calciatore del Cosenza morì sulla statale 106 a Roseto Capo Spulico. A questo punto le indagini dovranno chiarire chi fu ad uccidere il calciatore e, soprattutto, il perché.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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