Diciotti, ai giudici di Catania pure atti di Conte e Di Maio

Il presidente della Giunta per le Immunità per il no al processo: "Il governo ha agito per finalità previste da costituzione"

Diciotti, ai giudici di Catania pure atti di Conte e Di Maio

In Giunta per le immunità al Senato entra nel vivo la questione Diciotti, per cui Matteo Salvini rischia il rinvio a giudizio. Oggi i senatori sono chiamati a valutare la memoria trasmessa dal ministro sulla vicenda dei 177 migranti trattenuti per diversi giorni sulla nave della Guardia Costiera.

E oggi l'organismo parlamentare che valuta le richieste di autorizzazione a procedere nei confronti di deputati e senatori ha deciso di inviare a Catania pure i documenti che Conte, Di Maio e Toninelli hanno allegato alla difesa di Salvini per rivendicare un'azione unitaria dell'intero governo. La richiesta era arrivata dall'ex presidente del Senato, Pietro Grasso, e dall'ex M5S Gregorio De Falco, secondo cui i giudici etnei devono valutare anche la posizione del premier e degli altri ministri prima che la Giunta prenda una posizione.

Intanto il presidente della Giunta, Maurizio Gasparri, ha presentato, come relatore, la sua proposta: il no all'autorizzazione a procedere. Per Gasparri i fatti della Diciotti erano "parte di un tentativo strategico dell'Esecutivo di risolvere in maniera strutturale il problema dell'immigrazione irregolare".

E per questo la Giunta "non può che limitarsi al riscontro delle finalità indicate dalla legge costituzionale, senza estendere la propria valutazione alla scelta dei mezzi per conseguirle. L'autonomia della funzione di governo presuppone anche autonomia nella scelta dei mezzi e non solo quindi dei fini da perseguire".

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