Un bel rinvio per lo scandalo di via Valvassori Peroni. Niente discussione in Consiglio di Zona 3 sul caso della palazzina occupata dagli autonomi. Nell'ultima seduta, la maggioranza di sinistra ha scelto una tattica dilatoria sulla richiesta del consigliere del Pdl, l'ex vicepresidente Gianluca Boari, che - sia in Consiglio sia nel quartiere, con volantinaggi e raccolta di firme - sta impegnandosi per lo sgombero dell'area, e la sua restituzione al Comune (che dovrebbe cederla alla Provincia, ma questa è un'altra storia). La sinistra ha scelto il rinvio alla prossima seduta, o a quella ancora successiva, dato che l'ordine del giorno ha messo la questione in coda, per l'evidente imbarazzo di doverla affrontare in un modo (tagliando il cordone ombelicale che lega alcuni partiti a certi «compagni») o nell'altro (deludendo i cittadini che patiscono l'occupazione e chiedono lo sgombero).
«La maggioranza di sinistra aiutata dai consiglieri di Lega Nord Udc e Fli - dice Boari - ha bocciato la mia richiesta di anticipare la discussione della mozione che chiede lo sgombero dell'area occupata. La mozione, nonostante la gravità della situazione legata all'occupazione e le sue pesanti conseguenze sulla qualità dell'ambiente nelle vie Vanzetti e Tajani, era stata posta dal presidente del Consiglio Renato Sacristani (Rifondazione Comunista) al dodicesimo punto dell'ordine del giorno con l'evidente intenzione di impedirne la discussione». I consiglieri della sinistra hanno presentato una mozione urgente alternativa a quella di Boari, in cui non si parla esplicitamente di sgombero ma di una generica «messa in sicurezza dell'area» per questioni di presenza di tetti in amianto. La mozione della sinistra e quella di Boari sono rinviate alla seduta del 20 ottobre al tredicesimo e al quattordicesimo punto. «Ciò - spiega Boari - vuol dire che probabilmente nemmeno settimana prossima il Consiglio di Zona avrà la possibilità di discutere il punto». «Un comportamento istituzionale a mio avviso grave - commenta - non tanto per la mancanza di rispetto nei confronti di un consigliere che presenta un documento sgradito alla maggioranza ma soprattutto si tratta di un episodio di mancanza di sensibilità nei confronti dei cittadini delle vie limitrofe al centro comunale occupato che da mesi vivono un serio disagio. Una situazione che li ha portati ad organizzare una raccolta di firme e a chiedere un intervento del Comune».
Ma sul caso istituzionale si innesta un caso politico: «Spiace infine - aggiunge Boari - assistere al comportamento della Lega Nord, normalmente sensibile alle questioni relative alla sicurezza, che firmando un documento con l'opposizione e bocciando l'urgenza della trattazione dell'argomento si sta rendendo politicamente complice del perdurare della grave situazione di illegalità».
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