La mostra «1760-1960. Il disegno. Breve viaggio da Fragonard a Beuys», ospitata fino al 3 maggio nella biblioteca di Papa Paolo III Farnese a Castel SantAngelo, presenta 37 disegni di collezioni private destinati a raccolte pubbliche. Da Fragonard che nel Settecento percorre lItalia al seguito dellAbbé de Saint-Non copiando capolavori preparatori per il Voyage pittoresque, allartista concettuale Joseph Beuys che nel dopoguerra realizza un inconsueto Paesaggio a pastello. La rassegna progettata da Iride e curata da Matteo Smolizza, consente di seguire a volo duccello il mutare del gusto e dello stile della raffinata arte del disegno sia che abbia per oggetto il mondo classico, la natura, lo scavo personale, sia che serva per la stampa, il teatro e lindustria.
È di Felice Giani, capofila dei neoclassici, un possente nudo maschile, di Delacroix padre del Romanticismo uno splendido cane lupo, di Thomas Kerrich, apripista nella tecnica litografica, un disegno privatissimo. Nel 1775 si rappresenta come un pazzo mentre si infila un dito nel naso.
Intendono sondare il mondo interiore i disegni di figura fra Ottocento e Novecento. Acanto a unimpalpabile figura maschile di Modigliani e a un Severini degli affetti familiari, unampia selezione di maestri francesi. Di Cézanne il foglio che sancisce la fine dell'amicizia con Zola, di Paul Gauguin gli schizzi di volti, animali e oggetti visti a Tahiti che riutilizzerà nei suoi dipinti, di Emile Bernard il sensuale disegno acquerellato di Eva, di Joan Miro un piccolo foglio che segna nel 1917 il suo passaggio dal naturalismo al cubismo.
Ma il disegno non è solo autonomo, espressione di sé, preparatorio, è anche basilare per il teatro, la moda, la stampa, la produzione industriale. Si passa dallo svizzero Rodolphe Topffer considerato nel 1827 linventore del fumetto, ad Alfred Grévin che inonda i giornali parigini di vignette sulla vita quotidiana e inventa la femme parisienne. Di Toulouse-Lautrec in mostra un disegno tracciato a sedici anni, preludio ai famosi manifesti, segue una caricature di Felicien Rops e una scenografia di Cristian Bérard. Del principe degli illustratori europei Gustave Doré è visibile un foglio che documenta la sua attività in campo teatrale, di Raoul Dufy un bozzetto modulare per una tappezzeria. Lartista collaborò infatti per molti anni con una casa di mode. Esposto anche un disegno di Pat Sullivan linventore nel 1917 del Gatto Felix.
Chiude la piccola rassegna la sezione sul paesaggio. Era nella collezione di Lionello Venturi, conservato per molti anni al Moma di New York la veduta della Senna di Maurice Utrillo. Ma il pezzo più raro, viene dalla principessa Letizia Pecci Blunt, è un disegno di Goethe realizzato nei Castelli Romani. Di Roma e della Campagna Romana sono innamorati molti artisti.
Museo Nazionale di Castel SantAngelo, tel. 0671289923. Tutti i giorni 9 -19, chiuso lunedì. Fino al 3 maggio. Ingresso gratuito.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.