Milano - La procura di Milano vuole mettere alla sbarra Silvio Berlusconi il prima possibile. Dopo la memoria difensiva dei legali, i pm tirano dritto. Quando si tratta del premier la giustizia ingrana la quarta e parte spedita. I pm di Milano che indagano sul caso Ruby, dopo aver letto la breve nota - una quindicina di righe -, con cui la difesa di Silvio Berlusconi ha comunicato che il premier non si presenterà all’interrogatorio in quanto l’indagine è ritenuta di competenza ministeriale, vanno avanti ed entro metà febbraio dovrebbero depositare la richiesta di giudizio immediato per il presidente del Consiglio indagato per concussione e prostituzione minorile.
I legali del Cavaliere: la competenza è ministeriale In sostanza con la comunicazione inviata oggi via fax dagli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo - una sorta di atto di cortesia -, tecnicamente è ormai superato l’adempimento di legge dell’interrogatorio di garanzia, la cui fissazione era obbligatoria prima di inoltrare al gip la richiesta di giudizio immediato. A quanto si è appreso, comunque, la Procura, ancora prima di inviare l’invito a comparire al capo del governo, aveva valutato la questione della competenza territoriale e funzionale. Non è escluso che prossimamente i legali di Berlusconi inviino ai magistrati milanesi una memoria più corposa per sostenere la loro tesi, e cioè che la competenza è del Tribunale dei ministri.
I pm: "Non ci sono altre minorenni nell'inchiesta" Non ci sono altre minorenni nell’inchiesta sul caso Ruby. Fonti della procura di Milano hanno semntito le indiscrezioni circolate con insistenza questi giorni su altre ragazze minorenni che avrebbero avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi.
La Macrì dai pm Cinque ore di interrogatorio e poi il controllo dei tabulati telefonici per valutare la veridicità delle sue affermazioni. Bocche cucite in procura dopo l’interrogatorio di Nadia Macrì, la escort che nel corso della trasmissione Anno Zero ha dichiarato di aver visto Ruby a Villa San Martino, il 24 aprile dello scorso anno. Il verbale è stato secretato ma a quanto pare la giovane avrebbe ribadito la sua ricostruzione dei fatti, e i vari episodi in cui ha incontrato il presidente del Consiglio, in Sardegna come ad Arcore, riferendo agli inquirenti i particolari di quelle visite. In Procura a Milano gli investigatori si limitano a dire che su tutte le dichiarazioni rese dalla ragazza sono in corso delle verifiche per accertarne l’attendibilità piena.
La escort, comparsa per la prima volta nell’ambito di una inchiesta sviluppatasi a Palermo e poi trasferita per competenza a Milano, sarebbe stata convocata dai magistrati mercoledì scorso mentre la sua intervista nell’ambito di Anno Zero sarebbe stata registrata qualche giorno prima. Il premier, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe commentato così le dichiarazioni della Macrì in tv: di sicuro è stata pagata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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