Una cena poetica a Casa di Alda Merini

Nella sua residenza-museo una tavola imbandita con posto anche per lei e il pacchetto di sigarette

Una cena poetica a Casa di Alda Merini
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«È riuscita a trasformare il dolore del suo ricovero in manicomio in energia creativa». Così è ricordata Alda Merini, la poetessa che componeva accanto ai Navigli, dove abitava, e che ha lasciato al mondo versi immortali. In occasione dell'anniversario della sua scomparsa, 14 anni fa, la Casa Museo di via Magolfa organizza per mercoledì «A cena con Alda», una serata aperta che inizierà alle 19 (per prenotarsi scrivere a info@spazioaldamerini.com). Parteciperanno la regista Donatella Massimilla e l'attrice cantante Gilberta Crispino, entrambe reciteranno i versi della poetessa. Quindi lo chef Matteo Cipolat con il suo «catering Merini». Una cena poetica e musicale, dunque. Con una tavola imbandita e un posto apparecchiato che resterà fisicamente vuoto. Ma sarà riempito dall'energia della poetessa sempre viva per chi l'ha amata e compresa: al suo posto ci saranno un pacchetto di sigarette Diana, un accendino, un rossetto rosso e un piccolo specchio. E poi, da condividere, tanti pensieri, aforismi, canzoni e il milanesissimo risotto giallo.

La Casa Museo di via Magolfa ospita la ricostruzione della sua stanza da letto e gli oggetti a lei appartenuti: il pianoforte, la piccola scrivania con la macchina per scrivere, il letto, l'appendiabiti e le sedie. Uno spazio intimo aperto ai visitatori con due possibilità, le visite gratuite e quelle con biglietto, «in versi», di 40 minuti, accompagnate da performance teatrali curate da Cetec, Centro europeo Teatro e Carcere. Gli attori presentano stralci di vita della Merini, accompagnandole con aforismi e poesie. La biografia è possibile grazie ai ricordi di chi l'ha conosciuta.

Durante la serata di mercoledì verrà presentata la nuova collaborazione del Cetec con Save the Planet e sarà presentato il lavoro artistico della stilista brasiliana Andressa Saint'Clair, che realizzerà una borsa a forma di macchina per scrivere con

materiali riciclati disegnata dalla figlia di Alda Merini, Emanuela Carniti. Il ricavato della vendita della borsa verrà devoluto per proseguire le attività organizzate allo Spazio Alda Merini a sostegno di donne in difficoltà.

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