Ieri mattina la prima campanella per migliaia di studenti milanesi, ma la ripresa delle lezioni avviene tra ritardi e confusione. Soprattutto alle elementari dove la nomina dei supplenti da parte dellUsp (Ufficio scolastico provinciale, lex provveditorato agli studi) sta andando particolarmente a rilento. Cerano 1.300 cattedre vuote da coprire, e per questo sono già stati convocati quattromila maestri inseriti nelle graduatorie, ma meno della metà non si sono neanche presentati.
Ancora ieri sono riprese altre convocazioni, ma ci vorrà ancora qualche giorno prima che siano assegnati tutti i posti disponibili. Colpa dei meccanismi di reclutamento in vigore, che restano complessi e che diventano ancora più difficili in una città come Milano dove bisogna fronteggiare la piaga di un precariato che non ha paragoni in altre parti dItalia.
Nomine in ritardo anche nelle medie e nelle superiori dove ci sono convocati ancora per domani. Poi, quando lUsp avrà finalmente esaurito il suo compito per le cattedre che resteranno vario titolo ancora libere, toccherà ai dirigenti scolastici rimediare chiamando in causa i precari iscritti nelle graduatorie di istituto.
E qui nasce un altro problema: queste graduatorie sono aggiornate fino allinizio dello scorso anno e dovranno essere corrette solo quando il ministero dellIstruzione trasmetterà le graduatorie definitive. A quel punto (e nel frattempo dovremmo arrivare almeno fino a ottobre inoltrato) le nomine che si fanno in questi giorni potrebbero essere ritirate e assegnate a chi ne ha diritto in base agli elenchi aggiornati. Non cè da stupirsi se le lezioni sono cominciate spesso a singhiozzo, con orari ridotti e del tutto provvisori, per le difficoltà che si presentano per assicurare alle classi tutti i docenti necessari.
Una fase che purtroppo potrebbe trascinarsi per molto tempo. Sempre in campo di nomine di supplenti va segnalato che si aspettano circa un migliaio di chiamate anche fra il personale non docente. Il guaio è che per la funzione più importante, quella dei dirigenti amministrativi, le graduatorie sono ormai esaurite. Di fatto ci sono cinque scuole milanesi che ieri sono partire senza il proprio responsabile amministrativo.
Unaltra difficoltà rischia di complicare lavvio delle lezioni è lorganizzazione dei refettori.
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