"Chi lascia Forza Italia deve dimettersi. Sullo stadio Sala rischia"

Il capogruppo azzurro in Comune, Alessandro De Chirico: "Spariti in Zona 1. Ma 4 consiglieri eletti grazie al simbolo"

"Chi lascia Forza Italia deve dimettersi. Sullo stadio Sala rischia"

«Cambiare idea è legittimo ma chi aderisce a un altro partito dovrebbe ricordarsi che è stato eletto grazie al simbolo di Forza Italia e dimettersi».

Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia in Comune. Ce l'ha con i tre consiglieri del Municipio 1 che sono migrati in FdI, facendo sparire il simbolo?

«Intanto ricordo che Fi il 27 marzo 1994 ha vinto per la a prima volta le Politiche, da 29 anni è presente nelle istituzioni. E in Zona 1 alle ultime Comunali avevamo eletto ben 4 consiglieri, uno addirittura era candidato presidente (Federico Benassati, ndr.). Eletti col simbolo di Fi e il nome Berlusconi Presidente scritto ben chiaro. Lascino il posto ai primi dei non eletti. Altri nelle Zone hanno sbattuto la porta perchè ingolositi dai sondaggi di FdI, ma ricordo che il consenso è altalenante, abbiamo visto Renzi, Salvini o Grillo raggiungere grandi numeri e poi sgonfiarsi. E Fi è ancora oggi l'unica forza liberale all'interno del centrodestra».

Si è già sentito con il neo coordinatore regionale di Fi, Alessandro Sorte?

«Ci vedremo e breve per definire la linea politica a Milano e in Lombardia, visti anche i risultati alle Regionali dovremo tornare subito a battere di più il territorio, confrontarci con categorie, società civile».

Dalla mobilità allo stadio, tra il sindaco e la sua maggioranza c'è aria di crisi?

«Per Sala fare il sindaco è ormai una seccatura, punta ad altro. In Consiglio non tocchiamo palla, ci bypassa in ogni decisione e ora anche il centrosinistra è in sofferenza. In politica serve fare mediazione, sul progetto dello stadio del Milan a La Maura Sala non si rende conto che rischia di schiantarsi, il fronte del no è ancora più ampio rispetto al progetto del San Siro bis».

Anche lei boccia il piano del Milan?

«Quella dell'ippodromo è un'area tutelata a verde e servizi sportivi, dentro al Parco agricolo Sud. L'impianto sarebbe troppo a ridosso delle case e l'impatto del concerto di Vasco la scorsa estate ha dato un'idea dei problemi che vivrebbe il quartiere nel caso di un Campionato di calcio».

C'è il rischio che i club traslochino fuori Milano.

«Ho protocollato un question time per sapere se Sala abbia mai proposto aree alternative alle squadre. Registra i suoi podcast ma non è mai venuto a riferirci nulla ufficialmente. Ho chiesto un consiglio straordinario sul tema stadio».

Ci sarebbero aree alternative?

«L'ex scalo ferroviario di San Cristoforo, non ancora messo a bando, ci arriverà anche la M4. L'area comunale a Porto di Mare, di fianco alla tangenziale e alla stazione Fs. Due aree in via Novara: l'ex sede dell'hub vaccinale e dove si vorrebbe realizzare la ricicleria tra via Novara e San Romanello. Ma Sala ha gestito la questione malissimo dall'inizio, verrà ricordato probabilmente come il sindaco che ha fatto scappare le squadre».

Il ticket in Area C potrebbe salire da 5 a 7,5 euro, cosa ne pensa?

«L'aumento del ticket singolo mi spaventa fino a un certo punto, vanno garantite però delle formule di abbonamento a professionisti e categorie produttive. E non si può stangare su Area C e tagliare le corse degli autobus».

Da sabato sparirà l'avviso delle multe sul parabrezza, per usufruire dello sconto entro 5

giorni bisognerà controllare il Fascicolo del cittadino.

«È una truffa, non sanno più come fare cassa. Non siamo tutti esperti di spid, Fascicolo e la gente non può monitorare la app per sapere se ha preso una multa».

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