Dopo la mezza delusione della corsa in linea, per fortuna ci pensano gli specialisti della pista a far tornare il sorriso ai tifosi del ciclismo italiani. Due dei quattro uomini d’oro di Tokyo riempiono il carniere azzurro di medaglie: Filippo Ganna, che nemmeno doveva correre per risparmiarsi per la cronometro, riesce a trionfare nell’inseguimento individuale, battendo il britannico Bigham con una rimonta memorabile negli ultimi giri. Molto più facile invece la finalina di Jonathan Milan contro il portoghese Oliveira, dominata in lungo e in largo.
Impresa memorabile di Ganna
Ganna non doveva nemmeno prendere parte all’inseguimento individuale ma dopo la delusione del quartetto, stracciato dai rivali di sempre della Danimarca, ha voluto provarci lo stesso. L’azzurro ha fatto sollevare più di un sopracciglio nelle qualifiche, montando un rapporto impossibile quasi per tutti ma chiudendo con un’ottima prestazione, sufficiente per la finale. I primi giri nel confronto con il padrone di casa Bigham, peraltro suo compagno di squadra alla Ineos, sono tutti a favore del britannico ma Ganna è un diesel, che emerge forte nel finale. A metà corsa, però, il vantaggio dell’inglese è di quasi due secondi, forse troppo anche per uno come Ganna.
Ai 3000 metri è abbastanza chiaro che non è serata; l’inglese ne ha decisamente di più ma l’azzurro comunque riesce a mettere un finale dei suoi. Decimo dopo decimo il vantaggio dell’inglese scende ma sembra davvero impossibile riprendere un secondo in due giri. Bigham, però, va in crisi e riesce a dilapidare un vantaggio monumentale. Filippo Ganna riesce nell’impresa, chiudendo avanti di soli 54 millesimi, portando a casa una rimonta memorabile. Doccia fredda per i padroni di casa che comunque applaudono la prestazione del campione azzurro.
Tutto bene per Milan
A dare il via alla caccia alle medaglie per i pistard azzurri è stato il ciclista trentino Jonathan Milan. Dopo aver fatto bene e aver portato a casa la prima vittoria di tappa al Giro d’Italia, l’azzurro parte molto bene nel confronto diretto con il portoghese Oliveira, quello che potrebbe valergli la medaglia di bronzo. Il ciclista trentino parte in maniera perfetta e continua a tenere un ritmo insostenibile per il lusitano, accumulando secondi su secondi.
All’ultimo giro Milan continua a spingere come niente fosse, chiudendo in 4’05, ottimo tempo che vale alla spedizione azzurra un’altra medaglia, anche se del metallo meno prezioso.
Il velocista riesce a mettere una gara senza andare mai in crisi, al contrario che nelle qualifiche la mattina, quando era arrivato all’ultimo giro in debito d’ossigeno. Ennesimo step nella crescita di uno dei reduci del quartetto d’oro di Tokyo, che torna a casa con una medaglia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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