Il velocista azzurro culla a lungo il sogno della terza maglia iridata ma, alla fine, sul tracciato di Zurigo il campione olimpico e mondiale torna ad imporre la legge del più forte. Filippo Ganna, arrivato al mondiale con parecchi dubbi, mette una prova più che convincente, confermandosi tra i cronoman più forti del mondo. Purtroppo, però, il piemontese non può niente contro Remco Evenepoel: nonostante perda 13 secondi nel finale, il campione belga supera l’azzurro di soli sei secondi e mezzo.
Anche su un tracciato che favoriva il campione olimpico, Ganna mette una prova da applausi, resa ancora più bella dalla medaglia di bronzo di Edoardo Affini. Miglior risultato di sempre a cronometro per la spedizione azzurra, con il mantovano che doppia il titolo di campione europeo conquistato pochi giorni fa a Bruges.
Ganna contro Evenepoel
Il tracciato sul quale l’azzurro proverà a riconquistare la maglia iridata della corsa contro il tempo è piuttosto particolare, visto che i 46,1 chilometri vedranno un dislivello di 413 metri, concentrati in una singola salita più o meno a metà del percorso. La salita collega due laghi, con buona parte del percorso che si srotola sul lungolago, prima degli ultimi 12 chilometri che riporteranno gli atleti nel centro di Zurigo. Occhio alla discesa, che è stretta ed avrà qualche curva da prendere con le molle: l’alternanza tra la salita, i lunghi rettilinei e le curve tecniche rendono questo tracciato molto equilibrato, in grado di offrire parecchie sorprese ai favoriti.
Il protagonista annunciato, però, non potrà che essere il campione del mondo ed olimpico in carica, Remco Evenepoel, che punta decisamente ad un’altra maglia iridata. Filippo Ganna avrebbe una gran voglia di ripetersi ma ha preferito nascondersi: tra i preferiti non può mancare l’idolo del pubblico svizzero Stefan Kung, che ha brillato nella cronometro finale della Vuelta ma occhio al giovane britannico Josh Tarling, ansioso di dimenticare la foratura che gli è costata una medaglia olimpica a Parigi. Le sorprese, invece, potrebbero arrivare dall’americano Brandon McNulty, sempre pericoloso nelle cronometro o dall’ex campione del mondo Tobias Foss.
Affini super, crisi Roglic
Come da tradizione, i ciclisti top prenderanno il via per ultimi, con Ganna che si lancerà sul tracciato seguito solo dal campione del mondo Evenepoel. I primi atleti provengono da paesi che hanno poca familiarità con le due ruote ma è comunque commendevole il fatto che l’Uci si assicuri che anche loro possano dire la loro nella gara iridata. Bisogna aspettare le 16 prima di vedere ciclisti impegnati nel World Tour prendere il via, a partire dall’azzurro Edoardo Affini e dal promettente americano Magnus Sheffield, tanto veloce quanto soggetto a cadute disastrose. Cinque minuti dopo tocca al tedesco Schachmann e all’ex campione del mondo del 2022 Foss, che da quell’acuto ha faticato a tornare al vertice. Al primo intermedio Affini riesce a guadagnare 5 secondi nei confronti di Sheffield ma ci vorrà ancora parecchio prima di capire se la prestazione del campione europeo sarà in grado di farlo arrivare sul podio.
Foss è a soli tre secondi dall’azzurro al primo intermedio ma potrebbe staccarlo in salita, dove Affini faticherà a tenere il passo dei migliori. Quando prende il via Joshua Tarling si inizia davvero a fare sul serio, visto che partiranno in rapida successione i favoriti Primoz Roglic, Filippo Ganna e Remco Evenepoel. Prima della partenza, l’azzurro ha ammesso che vincere oggi sarà quasi impossibile: “Oggi c’è un solo favorito, vedremo quanti secondi ci rifilerà a tutti”. Resta da capire se si trattasse di pretattica o se le cose stanno davvero così. Incidente in partenza per Evenepoel, con il campione belga che ha un problema alla catena a pochi secondi dal via: dopo una riparazione al volo, via regolare per il favoritissimo di questa cronometro. Kung e Vine riescono a chiudere il primo intermedio davanti ad Affini ma di pochi secondi: molto più veloce va Tarling, che si porta in testa con 9 secondi di vantaggio sul campione svizzero.
Rimonta Ganna, Evenepoel vince di poco
Al primo intermedio, tempo non trascendentale di Roglic, che sta pagando i grandi sforzi della Vuelta. Affini si conferma anche dopo la salita e dovrà spingere in discesa fino al traguardo per provare a togliersi qualche soddisfazione all’arrivo. Al primo intermedio si capisce come questo mondiale si deciderà sul filo dei secondi nella sfida tra Ganna ed Evenepoel: il belga parte benissimo, rifilando quasi sette secondi di ritardo al pistard azzurro ma la situazione potrebbe cambiare parecchio nella fase intermedia della cronometro. La discesa molto ripida e stretta, che ha causato più di una protesta da parte dei capitani delle squadre di vertice, fortunatamente non causa problemi ed Affini riesce ad approfittarne, chiudendo con il miglior tempo al traguardo. I verdetti più importanti arrivano però dai favoriti, dove il confronto in salita tra Evenepoel e Ganna vede il belga favorito. Decisamente peggio fa Tarling, che soffre tantissimo la salita, perde circa 35 secondi e viene scavalcato da Vine ed Affini. Filippo Ganna dimostra la sua gran forma, rifilando 19 secondi a Jay Vine: l’azzurro riesce a difendersi anche su Evenepoel, che guadagna solo 3 secondi nei confronti del piemontese.
Al terzo intermedio, Vine chiude con lo stesso tempo di Affini prima di cadere rovinosamente a terra per provare comunque a chiudere la cronometro. Il tempo di Ganna è di quelli che fanno impressione: ben 45 secondi di vantaggio sul duo di testa ma non è abbastanza per mettersi dietro il cannibale belga, che allunga anche in discesa. Recuperare i 19 secondi che staccano il piemontese dal terzo mondiale in poco più di 10 chilometri non sarà affatto semplice. Nel frattempo sia Vine che Tarling arrivano al traguardo con un tempo superiore a quello di Edoardo Affini, che dovrebbe quindi chiudere in terza posizione dietro ai due favoriti della vigilia. Roglic viene ripreso sul traguardo da Ganna, che stacca Affini di ben 48 secondi, a conferma di una prova condotta su livelli prestazionali assoluti.
Evenepoel gestisce male le forze e perde tantissimo nel finale ma si arriva sul filo di lana: alla fine, il belga stringe i denti e chiude con soli 6 secondi di vantaggio sull’azzurro, che deve ancora accontentarsi della medaglia d’argento.La classifica finale
Results powered by FirstCycling.com
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.