Mondiali ciclismo, immenso Van der Poel, cade ma vince lo stesso. Bettiol ripreso nel finale

Gara pazzesca a Glasgow tra proteste degli ambientalisti, fughe ed attacchi continui. Il ciclista azzurro prova una fuga ma viene ripreso nel finale dallo scatenato olandese, più forte anche della caduta. Alle sue spalle il rivale Van Aert e Pogacar. Bettiol scivola nel finale al 10° posto

Mondiali ciclismo, immenso Van der Poel, cade ma vince lo stesso. Bettiol ripreso nel finale

Doveva essere duello tra i due protagonisti annunciati, quelli che da quando sono bambini si sfidano sulle strade e sugli sterrati del Nord Europa e, almeno stavolta, a ridere è il nipote di Raymond Poulidor, l’olandese volante Mathieu van der Poel. Dieci anni fa, a Firenze, aveva già vestito l’iride da juniores ma la soddisfazione di farcela oggi, sulle strade infide e bagnate di Glasgow è molto più grande. Mettersi dietro il rivale di una vita, Wout van Aert ed uno dei più grandi talenti degli ultimi anni, Tadej Pogacar non è roba da tutti. Come sono andati gli azzurri? Meglio del previsto: Trentin e Bettiol se la battono fino alla fine, quando il ciclista di Borgo Valsugana prende in pieno una transenna e vola pesantemente a terra. Il toscano prova una fuga solitaria, resa ancora più complicata dalla pioggia battente che cade sulla città scozzese. Gran prova la sua ma viene ripreso a meno di due giri dal traguardo, scivolando poi nel finale al decimo posto.

Un mondiale da pazzi

Che il circuito di Glasgow fosse un po’ troppo tecnico per la gara più importante della stagione lo si era detto ma pochi si aspettavano quel che è successo nelle sei ore di gara questa domenica. Non molti chilometri dopo la partenza da Edimburgo, ecco la sorpresa che non ti aspetti. Un gruppo di ambientalisti estremisti si incolla all’asfalto del tracciato, costringendo gli organizzatori a sospendere la gara. Ci vuole più di 50 minuti prima che si torni a correre, ma da quel momento in pratica non c’è un solo attimo di tregua. Parte un’azione dalla lunga distanza, con nove corridori che guadagnano qualche minuto: il peloton li lascia fare, visto che non ci sono nomi di spicco. L’azione vera succede alle loro spalle. Considerato che il meteo tende al peggio, partono subito una serie di attacchi, guidati principalmente dalla Danimarca e dall’Italia, ansiose di fare selezione fin da subito ed evitare che si arrivi in gruppo.

Van Aert Evenepoel Twitter UCI_cycling
Fonte: Twitter (@UCI_cycling)

La strategia, fatta per Mads Pedersen e la coppia di capitani azzurri Bettiol-Trentin sembra funzionare, con il gruppo che perde pezzi uno dopo l’altro. Corsa certo non noiosa, che vede colpi di scena a ripetizione ed alcuni nomi di spicco che non riescono a tenere il passo. Il più evidente è il campione uscente Remco Evenepoel, che rimane agganciato al treno di testa più che può ma non ha la gamba dei giorni migliori. Sfortunato, invece, Matteo Trentin, che prende in pieno una transenna e vola pesantemente a terra proprio quando si trovava nel gruppo di testa. La strategia messa a punto dall’Italia deve necessariamente cambiare, il che spinge Bettiol ad anticipare i tempi. Il ciclista fiorentino sa che in volata avrebbe poche possibilità e prova l’azione solitaria, guadagnando circa 30 secondi di vantaggio sui rivali. Alle sue spalle, i favoriti non sottovalutano l’azzurro e si mettono al lavoro per ricucire lo strappo. Pogacar e Pedersen, che sono costantemente rimasti nelle posizioni di testa, fanno partire l’inseguimento, seguiti a ruota da Van der Poel e Van Aert, ultima punta rimasta dello squadrone belga. Bettiol, però, ci crede fino in fondo e continua a spingere, resistendo fino agli ultimi due giri. L’impresa, insomma, sembra davvero possibile.

Bettiol mondiali ciclismo

Van der Poel più forte di tutti

Il pubblico scozzese sostiene l’azione del ciclista toscano ma durante il penultimo giro, quando ci si inizia a preparare per l’arrivo, finisce la benzina. Dopo settanta scatti ed un circuito dove non ci sono quasi rettilinei, con curve a ripetizione, Bettiol non riesce a mettere il cambio di passo necessario per mantenere le distanze. Avviene tutto nel giro di un paio di chilometri, quando è proprio l’olandese a suonare la carica, superare di slancio l’azzurro ed andarsene verso il traguardo da solo. Comunque meritoria l’azione del ciclista toscano, che ha dovuto inchinarsi alla prepotenza atletica dell’oranje. Van der Poel non si volta più indietro ma esagera in una delle curve più infide del centro città. Quando vola per terra, sembra davvero finito tutto ma gli dei del ciclismo hanno deciso di non punirlo, visto che riesce a riprendere.

Caduta Van der Poel screenshot

Il ciclista risale in sella, nonostante lo scarpino rotto, la maglia lacerata e qualche ferita superficiale per spingere ancora più forte. Alle sue spalle non si accorgono nemmeno della caduta, visto che l’olandese torna ad accumulare secondi su secondi. L’ultimo giro è una cavalcata trionfale per Van der Poel, che al Tour de France aveva solo tirato le volate a Philipsen, risparmiando la gamba per questo appuntamento. Oltre al mondiale di ciclocross, che si è già aggiudicato, su strada l’olandese aveva tre obiettivi questa stagione: la Milano-Sanremo, la Parigi-Roubaix e il mondiale su strada. Li ha vinti tutti e tre. Al traguardo riesce ad infliggere quasi due minuti ai rivali, regolati nel finale da Van Aert e da una mini-volata di Pogacar, che soffia il terzo posto ad un ottimo Pedersen.

Peccato che negli ultimi chilometri Bettiol scivoli indietro ma merita comunque gli applausi. Oggi, contava solo la maglia iridata, quella che farà bella mostra di sé sulle spalle di Mathieu van der Poel. Giusto così.

Bettiol Twitter UCI_cycling
Fonte: Twitter (@UCI_cycling)

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