Alla Parigi-Roubaix trionfa Van der Poel, Ganna solo sesto

L'Inferno del Nord si conferma una delle gare più dure al mondo. Nonostante il bel tempo e l'assenza di vento tanti incidenti e grande lotta. A trionfare l'olandese, che ha la meglio sul belga Van Aert. L'azzurro fa bene ma chiude solo sesto

Alla Parigi-Roubaix trionfa Van der Poel, Ganna solo sesto

La Reine delle classiche, la più tradizionale, antistorica e complicata, finisce ancora una volta con una delusione per gli azzurri. Nonostante una grande prova, l’azzurro Filippo Ganna non riesce ad aggiudicarsi la Parigi-Roubaix, finendo comunque con un buon sesto posto. Bel tempo nel nord della Francia quindi niente fango ma tanta polvere sul pavé e ritmo forsennato. Una gara all’insegna delle cadute, eroica quanto basta ma non con così tante sorprese come nelle scorse edizioni.

A lottare per il trionfo alcuni dei favoriti della vigilia, con l’olandese Mathieu Van der Poel che ne ha più degli altri e riesce ad arrivare nel velodromo di Roubaix con oltre 30 secondi di vantaggio sugli inseguitori. Ad aggiudicarsi la volata per il secondo posto è il compagno di squadra dell’Alpecin Jasper Philipsen, che ha la meglio su Wout Van Aert, che aveva lottato fino alla fine. Doppietta storica quella dell’oranje, che aveva già trionfato alla Milano-Sanremo. Ganna avrà comunque occasione di rifarsi.

Parigi Roubaix gruppo

Cadute a ripetizione

L’Inferno del Nord parte dalla periferia di Parigi con il tempo che, stavolta, è davvero clemente. 120° edizione della “Pascale” all’insegna del sole ma il compito dei 175 ciclisti non sarà semplice. La polvere non è meno complicata da affrontare del fango. Come previsto i primi cento chilometri della gara non sono stati particolarmente complicati ma, appena inizia il pavé più duro, ecco i colpi di scena. Il primo a finire per terra, a scuotere la testa a bordo strada è Peter Sagan, coinvolto in una caduta di gruppo a 151 chilometri dal velodromo di Roubaix. Sfortunato ancora una volta l’ex campione del mondo nella sua ultima Parigi-Roubaix.

A cento chilometri dall’arrivo primi attacchi dei capitani con in evidenza il belga Van Aert, uno dei favoriti della vigilia. Prova andarsene con il compagno di squadra Christophe Laporte alla ruota ma non riesce a staccare Van der Poel e John Degenkolb. Nonostante il gruppo sia più sgranato rispetto alle edizioni del passato, è ancora la Foresta dell’Arenberg a fare la differenza, con una disastrosa caduta nel gruppone. I favoriti la scampano ma parecchi ciclisti sono costretti a perdere parecchi secondi. Tra i danneggiati il vincitore dell’edizione dell’anno scorso Dylan Van Baarle. Van Aert continua a tirare ed i compagni della Jumbo-Visma Laporte e Van Hooydonk si sganciano dal gruppo per provare a dargli una mano. A ruota arriva anche Veermersch, secondo nel 2021, stufo di aspettare l’assistenza del gruppo per provare una rimonta.

Parigi Roubaix pave

Van der Poel straccia tutti

A 51 chilometri dall’arrivo ecco il primo strappo di uno dei favoriti della vigilia: Van der Poel scatta e prova a seminare tutti, seguito da Degenkolb. Van Aert, aiutato dalla squadra, prova a contenere l’attacco, preoccupato dalla vitalità del campione, a suo agio sul pavé. Van der Poel capisce che è il momento giusto per affondare attacco su attacco, mettendo a dura prova la resistenza dei rivali. Con Philipsen costretto a fermarsi per cambiare la bici, il Carrefour de l’Arbre si conferma decisivo. Degenkolb prova uno strappo ma ad attaccare è ancora Van der Poel, seguito a ruota da un Van Aert che però non sembra averne. La battaglia lascia per strada proprio Degenkolb, finito a terra dopo che il belga aveva provato a passare tra lui e Philipsen. Van Aert prova ad approfittarne ma alla fine del Carrefour de l’Arbre è costretto ad aspettare l’ammiraglia per una foratura.

Van der Poel Van Aert Parigi Roubaix

A 12 km dell’arrivo Van der Poel è in controllo totale, con 26 secondi di vantaggio sugli inseguitori, tra i quali si è riportato Filippo Ganna. Il distacco, però, sembra difficile da recuperare: Van Aert spende le ultime energie, aiutato dal coriaceo Philipsen. L’olandese eccede un attimo in entusiasmo e per poco non finisce sulle barriere alla fine del penultimo settore. Nonostante l’impegno degli inseguitori davvero non ce n’è per nessuno: a cinque chilometri dall’arrivo Van der Poel è avanti di 32 secondi. A quattro dall’arrivo Van Aert prova a staccare Philipsen ma il danese regge bene, preparandosi alla volata. Passerella per Mathieu Van der Poel al Vélodrome André-Pétrieux che poi festeggia il suo compagno di squadra, che ha la meglio su Van Aert nello sprint per il secondo posto. Filippo Ganna finisce sesto ma è comunque una buona prova per il piemontese, coraggioso quanto basta in una Roubaix che ha fatto segnare il record di velocità media.

Van Aert Parigi Roubaix

Classifica finale

1 M. Van der Poel (Alpecin) 5:28:41
2 J. Philipsen (Alpecin) +46
3 W. Van Aert (Jumbo-Visma) +46
4 M. Pedersen (Trek-Segafredo) +50
5 S. Kung (Groupama-FdJ) FDJ +50
6 F. Ganna (INEOS Grenadiers) +50
7 J. Degenkolb (Team DSM) +2:35
8 M. Walscheid (Cofidis) +3:31
9 L. Rex (Intermarché) +3:35
10 C. Laporte (Jumbo-Visma) +4:11
11 G. Vermeersch (Alpecin) +4:11
12 F. Vermeersch (Lotto) +4:11
13 S. Bax (UAE Team Emirates) +4:11
14 N. Van Hooydonck (Jumbo-Visma) +4:11
15 A. Kristoff (Uno-X Pro) +5:36
16 S. Vanmarcke (Israel-Premier Tech) +5:36
17 M.

Teunissen (Intermarché) +5:36
18 D. Van Gestel (TotalEnergies) +5:36
19 M. Trentin (UAE Team Emirates) +5:36
20 J. Stuyven (Trek-Segafredo) +5:36
21 L. Mozzato (Arkea-Samsic) +5:36

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