Parigi-Roubaix, è il trionfo di Van der Poel. Pogacar secondo

Mathieu Van der Poel entra nel mito della Parigi-Roubaix aggiudicandosi la "Classica-Monumento" per la terza volta di fila. Il tributo a Pogacar: ”È bellissimo lottare con un campione come Tadej"

Parigi-Roubaix, è il trionfo di Van der Poel. Pogacar secondo
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Monumentale e storico, il ciclista tedesco Mathieu Van der Poel si aggiudica vince per la terza volta consecutiva la Parigi-Roubaix con una gara fenomenale e lasciando le briciole agli avversari. Al secondo posto a un minuto e 17 secondi di distacco, però, arriva l'altro fenomeno mondiale, lo sloveno Tadej Pogacar (al suo debutto alla Roubaix) che aveva intrapreso la battaglia per vincere la gara ma una foratura alla ruota diventa decisiva in negativo. Al terzo posto si è piazzato il danese Mads Pedersen. Come detto, è dal 2022 che Van der Poel vince la "Classica-Monumento" eguagliando un mito, Francesco Moser, ed entrando anche lui nel mito: il tedesco raggiunge proprio Pogacar con otto successi in una gara monumento con i due corridori che possono vantare di averne vinto ben 16 nelle ultime 27.

Le parole del vincitore

"Questo primato delle tre vittorie consecutive significa tantissimo, è stata una corsa dura. Ho sofferto tanto, dopo la caduta di Pogacar gli ultimi due sterrati erano contro vento contrario, è stata una sofferenza. Stavamo andando fortissimo io e Tadej, lui ha guidicato male quella curva, io sono stato veloce con i riflessi a salvarmi e ho perso subito un bel gap": sono state queste le prime parole di Mathieu van der Poel, al termine della competizione. La sportività viene prima di tutto e lo sottolinea lo stesso vincitore quando dichiara chiaramente che, senza il problema alla ruota, è probabile che sarebbe stato in compagnia del rivale fino al traguardo.

"Non sapevo esattamente quale fosse il mio vantaggio, quando ho forato siamo stati rapidi nel cambio della bici. È la rivincita della settimana scorsa al Fiandre? No, ho ritrovato le mie gambe migliori, è bellissimo lottare con un campione come Tadej. Mi ha sorpreso, ha dimostrato anche oggi di essere un talento eccezionale. Probabilmente saremmo arrivati insieme senza quel suo errore", ha concluso.

La rivincita di Van de Poel

Anche se non si parla di "rivincite", il successo del tedesco è sicuramente un "risarcimento" per il Giro delle Fiandre perso la scorsa settimana anche se è comunque arrivato sul podio al terzo posto. La gara di oggi, però, ha messo in mostra la sua enorme abilità e l'enorme talento in questa corsa che lo vede padrone da ormai tre anni. Proprio oggi Van de Poel ha anche subìto alcune problematiche quando è stato colpito al volto da una borraccia che gli è stata lanciata da uno spettatore: l'episodio riporta alla memoria uno sputo subìto alcune settimane fa mentre correva all'E3 Saxo Classic.

Il ciclista 30enne del team Alpecin-Deceuninck, con la vittoria di oggi "nell'Inferno del Nord" così soprannominata per via dei suoi

numerosi tratti in pavé e della sua reputazione di essere spesso vittima di incidenti, oltre ad aver eguagliato il record di Francesco Moser raggiunge anche Octave Lepize, straordinario ciclista francese dei primi del Novecento.

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