La Cina sventa un 11 settembre contro i Giochi

Attacco fallito all'ultimo minuto. Due dirottari islamici bloccati dall'equipaggio in volo. Volevano far precipitare l'aereo sulla capitale

La Cina sventa un 11 settembre contro i Giochi

L’ombra del terrorismo islamico cinese si allunga sui Giochi olimpici che si svolgeranno a Pechino il prossimo agosto. Un tentativo di dirottamento aereo, con lo scopo di far precipitare un volo interno della compagnia aerea China Southern, è stato sventato con successo venerdì, mentre la autorità cinesi hanno rivelato che un blitz delle forze di sicurezza, realizzato alla fine di gennaio ha consentito di neutralizzare una banda che stava preparando un attentato in occasione delle Olimpiadi.

Secondo il governatore della regione dello Xinjiang, Nur Bekri, un volo della China Southern, decollato venerdì mattina alle 10.35 dall'aeroporto di Urumqi, nella regione occidentale dello Xinjiang ha subito un tentativo di dirottamento. L'equipaggio dell'aereo è riuscito ad aver ragione dei criminali ed i piloti hanno effettuato alle 12.40 un atterraggio di emergenza nella città di Lanzhou, dove le forze di polizia hanno preso in custodia e interrogato i dirottatori. Secondo alcune voci i criminali sarebbero almeno due, mentre un liquido infiammabile sarebbe stato rinvenuto in una delle toilette del velivolo.

L'aereo ha poi ripreso il volo per Pechino poco prima delle 14.
Bekri ha affermato che i risultati delle indagini fanno ritenere che i dirottatori volessero far precipitare l'aereo, anche se non è chiaro se l'obiettivo fosse la capitale. Si sospetta che i dirottatori siano collegati ad un gruppo di terroristi di etnia Uighura, forse collegato con l'Etim, il movimento islamico del Turkestan orientale, una formazione terrorista separatista presente in Pakistan ed in Afghanistan.

Secondo le autorità dello Xinjiang erano legati all'Etim anche i 17 terroristi sorpresi il 27 gennaio dalle forze di polizia nel loro covo a Urumqi. I criminali hanno opposto resistenza, hanno anche lanciato granate a mano rudimentali e il violento scontro ha portato alla morte di due dei criminali e al ferimento di almeno cinque membri delle forze speciali. Oltre ad armi e granate, nel covo sono stati sequestrati documenti, materiale di propaganda e manuali di addestramento e questo, unito all'energico trattamento al quale sono stati sottoposti i prigionieri, ha permesso di chiarire che la banda stava mettendo a punto un piano per sabotare i Giochi olimpici estivi.

Raramente le autorità cinesi rivelano qualche dettaglio sui problemi di terrorismo che si trovano ad affrontare. Il gruppo Etim era stato definito poco agguerrito e con scarso seguito, ma la realtà deve essere diversa, tanto più ricordando che nel gennaio del 2007 venne individuato ed attaccato un campo di addestramento per guerriglieri, nascosto nella zona montagnosa del Pamir, nella parte meridionale dello Xinjiang. Nell'occasione 18 terroristi furono uccisi e 17 catturati.


Probabilmente Pechino fa uscire queste notizie per giustificare un incremento della già dura repressione contro i separatisti e le minoranze musulmane, mentre si vuole supportare la richiesta di aiuto rivolto alla comunità internazionale per scongiurare episodi di terrorismo durante le Olimpiadi. Le forze di polizia hanno già lanciato l'allarme e la Cina, sia pure con discrezione, sta cercando la collaborazione di altri Paesi per potenziare la già formidabile struttura di sicurezza.

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