20 anni senza Gregory Peck: le 5 interpretazioni nella storia

Tra le più grandi star della storia del cinema, l'attore due volte premio Oscar è entrato nell'Olimpo per la settima arte per un talento innato e per la grande presenza scenica

Gregory Peck in "Cielo di fuoco"
Gregory Peck in "Cielo di fuoco"
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Sono trascorsi vent'anni dalla morte di Gregory Peck, una delle più grandi star della storia del cinema. Vincitore di due premi Oscar - uno come miglior attore ne "Il buio oltre la siepe", l'altro come premio umanitario Jean Hersholt nel 1968 - l'attore statunitense è entrato nell'Olimpo della settima arte per il suo enorme talento e per la sua grande presenza scenica. A differenza di molti colleghi, la passione per la recitazione non è stata innata, ma ha preso piede durante gli anni universitari: "fatale" la visione dello spettacolo di Broadway "I've married an angel".

Iniziata la carriera da interprete, Gregory Peck ha subito ottenuto grandi riscontri. Dopo appena qualche mese, ecco le prime richieste dai registi cinematografici. La sua filmografia riflette alla perfezione la versatilità: dai film romantici ai western, passando per gialli e polizieschi. L'X factor? La capacità di sentirsi a suo agio nei panni di un eroe coraggioso tanto quanto nelle vesti di un personaggio tormentato. Senza dimenticare il suo impegno sociale, onorato anche dal Presidente Lyndon B. Johnson con la Medaglia presidenziale della libertà. Questa ricorrenza ci consente di tornare a parlare delle sue grandi interpretazione e vi proponiamo i 5 film con Peck protagonista da vedere almeno una volta nella vita.

Io ti salverò (1945)

Tra i primi a riconoscere il talento cristallino di Gregory Peck fu Alfred Hitchcock. Nel giallo psicologico "Io ti salverò" l'attore veste i panni di un uomo tormentato e misterioso, il dottor Anthony Edwardes accusato di essere un impostore e di aver assassinato il vero dottor Edwardes per rubarne l'identità. Al suo fianco Ingrid Bergman, nei panni dell'innamorata dottoressa Constance Petersen, al suo fianco nella precipitosa fuga. Un'opera ricca di suspense e romanticismo, ricordata in particolare per la straordinaria sequenza surrealista realizzata da Salvador Dalì.

Barriera invisibile (1947)

Vincitore di tre premi Oscar tra cui quello al miglior film, "Barriera invisibile" di Elia Kazan è un melodramma di denuncia che basa grande parte del suo successo sulle prove attoriali. Qui Gregory Peck veste i panni del giornalista idealista Philip Schuyler Green, alle prese con un articolo sull'antisemitismo. Un'interpretazione di grande caratura che gli valse la terza nomination all'Oscar ad appena trentuno anni. Nel cast anche Dorothy McGuire, John Garfield, Celeste Holm e Anne Revere.

Cielo di fuoco (1949)

La quarta candidatura all'Oscar arrivò nel 1949 con il film bellico "Cielo di fuoco", diretto da Henry King e basato su un romanzo di Beirne Lay Jr. e Sy Bartlett. Il film racconta la storia di un inflessibile comandante chiamato ad addestrare gli aviatori americani in Europa nel corso della Guerra mondiale. I risultati gli danno ragione, finchè non ha un crollo psicofisico... Gregory Peck conferma ancora una volta la sua impareggiabile elasticità in un'opera coraggiosa e dall'ottima struttura narrativa.

Vacanze romane (1952)

Il film che rese famosa in tutto il mondo la Vespa Piaggio e soprattutto Audrey Hepburn: "Vacanze romane" di William Wyler è entrato negli annali della storia del cinema per una serie di motivi, compresa l'interpretazione di Gregory Peck. Qui l'attore presta il volto all'affascinante giornalista Joe Bradley di stanza a Roma che si innamora di Anna, principessa in fuga. Una commedia romantica amata in tutto il mondo in particolare per l'alchimia tra i due protagonisti. Tante le sequenze iconiche, dal viaggio in Vespa allo scherzo alla Bocca della Verità.

Il buio oltre la siepe (1962)

Dopo tante candidature, ecco il meritato premio Oscar per Gregory Peck.

Tratto dall'omonimo romanzo di Harper Lee, "Il buio oltre la siepe" di Robert Mulligan è probabilmente il film della vita dell'attore, qui nei panni dell'avvocato Atticus Finch, protagonista di una battaglia giudiziaria per difendere un ragazzo afroamericano accusato di stupro. Un ruolo su misura per Peck, noto per essere un grande sostenitore dei diritti civili e in prima fila contro ogni forma di discriminazione.

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