Addio all'attrice Diletta d'Andrea, terza moglie di Vittorio Gassman

Scomparsa a Roma all'età di 82 anni l'attrice Diletta d'Andrea Gassman, terza moglie dell'attore Vittorio e grande attrice di cinema e teatro

Addio all'attrice Diletta d'Andrea, terza moglie di Vittorio Gassman
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Se n'è andata all'età di 82 anni l'attrice Diletta d'Andrea Gassman, interprete cinematografica e teatrale e terza moglie del "mattatore" Vittorio Gassman. A darne notizia i figli Emanuele Salce e Jacopo Gassman: "Questa mattina è venuta a mancare la nostra amata madre Diletta d'Andrea Gassman. Nel rispetto delle sue volontà e del suo desiderio di discrezione, i figli comunicano che non ci saranno esequie".

Chi era l'attrice

Come spesso accade, avendo sposato un colosso del cinema, l'incredibile attrice, era spesso ricordata per essere stata la terza moglie di Vittorio Gassman, di cui era rimasta vedova il 29 giugno 2000 e dal quale ha avuto un figlio, Jacopo, nato nel 1980 ora regista. Prima di lui era stata legata al regista Luciano Salce, da cui aveva avuto un figlio, Emanuele, anche lui attore e regista.

Lavorativamente aveva esordito al cinema nel film "Il conte Max" (1957) di Giorgio Bianchi (1957) al fianco di Alberto Sordi. Ha continuato a recitare sul grande schermo fino al 1964. Tra i suoi titoli più famosi: "La voglia matta" (1962) e "Le ore dell'amore" (1963), entrambi di Luciano Salce, "Obiettivo ragazze" (1963) di Mario Mattoli, "Ercole sfida Sansone" (1963) di Pietro Francisci, "Tre notti d'amore", episodio di "La moglie bambina" (1964) di Franco Rossi (1964). In seguito ha recitato molto in teatro insieme al marito Vittorio Gassman.

Nei panni di sé stessa era apparsa nei documentari dedicati a Gassman, Portrait de Vittorio Gassman (1979, per la televisione francese) e Di padre in figlio (1982), quest'ultimo realizzato dagli stessi Alessandro e Vittorio Gassman.

Il grande amore per Gassman

Donna estremamente riservata, in una delle rare interviste rilasciata a Repubblica in occasione dell'uscita di un libro su Vittorio Gassman raccontò del loro grande amore: "Mi ha dedicato due poesie - spiegò parlando dell'eredità lasciatale da Gassman - e cercando di far ordine nei suoi cassetti, che apro e subito chiudo, ho trovato ad esempio un'appendice a una delle due, a 'Canzonetta per Diletta', dove capovolge il finale della

camomilla. Mi ha consegnato ricchezze interiori che non mi toglierà mai nessuno. Ho avuto il privilegio di vivere accanto a una persona che, retorica a parte, aveva qualcosa di immortale. Meritandomelo, io, spero".

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