Berton sbarca in Salento al Vista Ostuni

Lo chef friulano cura la proposta gastronomica dei due ristoranti del nuovo gioiello della ospitalità italiana pronto ad aprire nella “città bianca” dopo due anni di lavoro. Due gli outlet ristorativi: Bianca Bistrot e Berton al Vista. Il tutto in una struttura che promette di essere bellissima (e sostenibile) e che ha dato nuova vita all’ex Manifattura Tabacchi

Berton sbarca in Salento al Vista Ostuni
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C’è il tocco raffinato di Andrea Berton, chef dell’omonimo ristorante stellato di Milano, dietro la parte gastronomica di Vista Ostuni, l’hotel che si prepara ad aprire nella bianca cittadina salentina nella prossima estate, dopo due anni di lavori. E che propone per gli ospiti “foodies” un doppio concept: Bianca Bistrot, per una proposta leggera e immediata, in cui si incontrano i grandi classici internazionali e il territorio pugliese; e Berton al Vista, per una cucina raffinata che valorizza la materia prima con una chiave contemporanea. Il brodo, signature dish dello chef friulano, si declinerà in versioni inedite, mentre la frisella acqua e sale diventerà il manifesto del legame tra tradizione e modernità e innovazione.

I ristoranti firmati da Berton saranno solo una delle tante attrattive di un albergo destinato a trovare un posto di rilievo nel firmamento dell’hotellerie italiana. Vista Ostuni trasforma l’ex Manifattura Tabacchi in un tempio dell’ospitalità a cinque stelle e reca la firma della famiglia Passera, quarta generazione di albergatori con il culto del lusso sartoriale e della riqualificazione architettonica. La scommessa in questo caso è importante: portare il brand Vista in una nuova regione e consolidare un modello di ospitalità che punta sulla bellezza, la storia e l’esperienza. “Portare il lusso dove ancora non c’è - dice Luigi Passera, ceo del gruppo - è sempre stato il nostro obiettivo. Vista Ostuni è la prova che il sogno può diventare realtà”.

Vista Ostuni dà nuova vita a un edificio che di vite ne ha già avute tante. Le sue origini risalgono al XIV secolo ed è passato attraverso conventi, ospedali, manifatture e abbandono, fino alla rinascita affidata allo studio RMA di Roberto Murgia: un intervento delicato, teso a preservare l’anima del luogo. Echi di passato e visioni contemporanee si intrecciano negli ambienti: dagli archi imponenti del chiostro alla luce che attraversa le grandi vetrate, ogni dettaglio è pensato per fondere la storia con il comfort.

Vista Ostuni entra nell’élite di The Leading Hotels of the World con numeri selezionatissimi: 28 camere e suite (tutte di metratura generosa), due ristoranti, tre piscine (compresa una spettacolare “infinity pool” sulla terrazza), una spa, un beauty center e un rooftop bar con vista sulla “città bianca” e sul mare. Ostuni è un crocevia di bellezza: a metà strada tra gli uliveti millenari della Valle d’Itria e il mare cristallino dell’Adriatico e per questo Vista Ostuni si propone come un vero hub di esperienze: dagli itinerari culturali tra Lecce, Matera e Alberobello, ai transfer privati verso beach club selezionati, fino ai percorsi sensoriali nei 16mila mq di giardini progettati dall’architetto paesaggista Erik Dhont.

Non solo: Vista Ostuni promette di essere all’altezza dell’inevitabile sfida della sostenibilità: certificazione LEED, materiali a basso impatto, recupero delle acque, mobilità elettrica e una filosofia che punta a ridurre al minimo l’impronta ecologica senza sacrificare il comfort. Un lusso che non è ostentazione, ma equilibrio con l’ambiente e la comunità locale.

Le prenotazioni sono aperte su www.vistaostuni.com

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