Balla coi lupi, perché Kevin Costner ha dovuto pagare "da solo" il film

Oggi Balla coi lupi è considerato un titolo imperdibile per gli amanti del cinema, ma per la sua realizzazione Kevin Costner ha dovuto combattere non poco

Balla coi lupi, perché Kevin Costner ha dovuto pagare "da solo" il film

Balla coi lupi è il film diretto da Kevin Costner nel 1990 che va in onda questa sera alle 21.15 su Cielo. Tratto dall'omonimo romanzo di Michael Blake, Balla Coi Lupi trionfò ai Premi Oscar di quella stagione cinematografica, portandosi a casa anche il premio per il Miglior Film e la Miglior Regia. Inoltre, secondo quanto si legge su Coming Soon, il ritratto che Costner fece dei Sioux gli valse un'adozione come membro onorario.

Balla coi lupi, la trama

John Dunbar (Kevin Costner) è un ufficiale Unionista durante la guerra di secessione americana. In una situazione di stallo tra l'esercito nordista e quello sudista in una trincea in Tennessee, Dunbar - ferito già gravemente e col rischio di perdere una gamba - decide di cercare la morte sul campo, fronteggiando da solo la linea nemica. Proprio il suo gesto sblocca la situazione, portando a una vittoria dei Nordisti, che premiano l'ufficiale curandolo e trasferendolo in una frontiera delll'Ovest. Dunbar viene dunque scortato in Kansas, in un avamposto abbandonato, da un uomo (Robert Pastorelli) che viene però brutalmente ucciso dai nativi Pawnee. Dunbar rimane così solo, senza alcun punto di riferimento, completamente isolato. L'unica compagnia viene dal cavallo Cisco e da un lupo, che l'uomo chiama Due Calzini e che si muove al suo fianco mentre Dunbar è alla ricerca di cibo e provviste. Ben presto, però, l'uomo fa amicizia con la vicina tribù dei Sioux, nemici dei Pawnee. Il legame diventa così profondo che Dunbar si conquista il nome di Balla coi Lupi, trasformandosi in un traditore agli occhi dell'esercito.

La scelta di Kevin Costner

Al giorno d'oggi Balla coi lupi è considerato un nuovo classico della storia del cinema, capace di reinventare il genere western in un'epoca in cui sembrava ormai scomparso dal grande schermo. Tuttavia, come si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, quando Kevin Costner annunciò di voler mettere mano a questo progetto ambizioso erano davvero poche le persone disposte a rischiare insieme a lui. Infatti i principali studi di produzione e distribuzione non avrebbero fornito finanziamenti adeguati per poter lavorare al progetto. La loro preoccupazione riguardava la lunghezza del film, il tema trattato e, soprattutto, la presenza massiccia di sottotitoli (per le tribù Sioux) che, secondo loro, avrebbero finito con l'annoiare il pubblico, trasformando Balla coi lupi in un flop quasi annunciato.

Oltretutto, secondo le major di Hollywood, i rischi venivano proprio dal fatto che il film apparteneva al genere western, che ormai sembrava non avere più un pubblico. La produzione di Balla coi lupi, dunque, iniziò sotto la più nera delle stelle, che sembrava suggerire che il film non avrebbe mai visto la luce. Kevin Costner, però, credeva molto nel progetto e la sua ambizione a realizzare Balla coi lupi era più forte dei dubbi delle persone di Hollywood che volevano farlo desistere. L'attore, allora, decise di mettere mano ai proprio fondi e ai suoi risparmi personali, mettendo più di tre milioni di dollari nel calderone del budget per far sì che fossero coperte tutte le eccedenze e che il film ottenesse la luce verde ad essere prodotto. Inoltre Kevin Costner, secondo quanto si legge su IMDB, spese circa duecentocinquantamila dollari per un bufalo meccanico per la scena della caccia, di modo da assicurarsi che non ci fosse alcun rischio di maltrattamento animale. La scommessa dell'attore di Guardia del Corpo, comunque, si mostrò vincente.

Balla coi lupi fu un successo e guadagnò circa cento milioni di dollari: il suo investimento di tre milioni di dollari gliene fece rientrare circa quaranta e, ancora oggi, Balla coi lupi è un film imprescindibile per chiunque sia appassionato di cinema.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica