Ballerina, quel dettaglio della Statua della Libertà che (forse) nessuno conosce

Ballerina è un film d'animazione che fa della precisione storica il suo marchio distintivo: eppure al suo interno c'è un errore che riguarda la Statua della Libertà

Ballerina, quel dettaglio della Statua della Libertà che (forse) nessuno conosce
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Ballerina è il lungometraggio d'animazione uscito in Italia nel 2017 che va in onda questa sera alle 20.25 su Rai Yoyo.

Ballerina, la trama

Félicie (Elle Fanning, Emanuela Ionica in italiano) è una bambina orfana che ha un grande sogno nella vita: diventare una ballerina ed esibirsi a Parigi. Proprio per inseguire questa ambizione la ragazzina decide di scappare dall'orfanotrofio, seguita dall'amico Victor (Dane DeHaan, Alex Polidori nella versione doppiata), che vuole diventare un inventore di fama mondiale e che è da sempre segretamente innamorato di lei. I due riescono ad arrivare a Parigi e mentre Victor inizia a lavorare nel laboratorio di Monsieur Eiffel, Félicie riesce ad entrare all'Opéra di Parigi con un inganno. Fingendosi un'altra persona accede alle classi di danza, ma la sua mancanza di preparazione e le bugie che è costretta a dire metteranno a repentaglio le sue possibilità di realizzare il suo sogno. Ad aiutarla, tuttavia, c'è una donna gentile e preparata, Odette (Eleonora Abbagnato), che le insegnerà i segreti della danza classica.

Quel dettaglio sulla Statua della Libertà

Diretto da Eric Summer e Éric Warin, Ballerina è un lungometraggio pensato soprattutto per gli spettatori più giovani, che possono riconoscersi nella protagonista piena di vita e di passione per una disciplina tanto elegante quanto la danza. Oltretutto, la pellicola è anche fortemente legata alla cultura francese. Soprattutto, il film ha cercato di restituire al meglio l'immagine della Parigi del 1879 sia da un punto di vista estetico che da un punto di vista più prettamente storico. Il produttore del film, Yann Zenou, ha parlato di questa ricerca al dettaglio in un'intervista riportata dalla testata francese Allociné, in cui ha detto: "[La ricostruzione storica] è il risultato della visione di Florent Masurel, il nostro direttore artistico. Ha letteralmente vissuto la Parigi di quell'epoca: nell'arco di sei mesi ha effettuato un lavoro di ricerca allucinante, tanto a livello visuale che grafico. Nemmeno una foto è riuscita a sfuggirgli; si è interessato alla pittura, alle incisioni, alla letteratura. Ha divorato il contesto sociale e politico, studiato tutte le strade, tutti i lavori. Tenendo sempre in mente la mutazione che la capitale stava vivendo sotto l'influenza del barone Haussmann che ha cominciato a estendere piazze e strade".

L'attenzione della scenografia, poi, si è concentrata soprattutto sulla ricostruzione dell'Opéra di Parigi, uno dei luoghi più belli della capitale francese e che fa da sfondo a quasi tutta la vicenda raccontata nel lungometraggio. Sempre il produttore ha spiegato come lo scenografo abbia ritrovato tutti i piani originali della costruzione dell'edificio nell'archivio dell'Opéra. Laurent Zeitoun ha spiegato poi che Si è fatto appello a degli architetti indipendenti che hanno ricreato la struttura partendo dalle fondamenta per poi poterla modellare. Tutto, nel film, è modellato a mano. È stato un lavoro titanico."

E, in effetti, il lavoro di resa visiva della Parigi della Terza Repubblica è evidente a un primo sguardo. Guardando Ballerina si ha davvero la sensazione di vivere tra le strade in divenire di quella che sarebbe diventata la Ville Lumiére. Eppure, nonostante questa ricerca al dettaglio tanto minuziosa che viene promossa da tutti coloro che hanno lavorato al lungometraggio, Ballerina contiene al suo interno un piccolo ma fondamentale errore. Come riporta il sito dell'Internet Movie Data Base, c'è una scena in Ballerina in cui si vede la lavorazione della Statua della Libertà, a cui sta lavorando Gustav Eiffel, il "datore di lavoro" di Victor. Costruita dall'inventore della Tour Eiffel e da Frédéric-Auguste Bartholdi, la Statue de la liberté - La Liberté éclairant le monde (la libertà che illumina il mondo, in italiano) è stata un dono del popolo francese a quello statunitense per il centenario dell'indipendenza e, ad oggi, continua ad essere il simbolo non solo degli Stati Uniti, ma soprattutto della città di New York. La statua, infatti, è posizionata proprio davanti all'isola di Manhattan e ogni anno accoglie milioni di turisti. Nel film la statua viene mostrata di colore verde, di quella sfumatura tanto tenue a cui tutti siamo ormai abituati. Si tratta, però, di un errore storico. Il colore attuale della Statua della Libertà è il risultato del fenomeno dell'ossidazione: quando la statua venne costruita, ossia nel periodo mostrato proprio dal film Ballerina, il suo colore era il bronzo.

La "patina" verde, come si legge anche sul sito ufficiale della Statua della Libertà, è arrivata in un secondo momento proprio per l'ossidazione e, a oggi, è una sorta di "armatura" che protegge il rame originale che si trova sotto.

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