"Berlinguer" batte Muccino

Debutta quarto, con 1.175.305 euro, il biopic Berlinguer - La grande ambizione (voto 6,5)

"Berlinguer" batte Muccino
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L'anteprima di un giorno proietta, al terzo posto, con 1.526.535 euro, l'horror Terrifier 3 (voto 7), uscita ufficiale il 7, ultimo capitolo di una saga che qui raggiunge livelli gore estremi, facendo cadere anche le barriere che escludevano i bimbi dalle vittime splatter. Un Art the Clown più sadico e crudele che mai, con alcuni spettatori che abbandonano le sale. Debutta quarto, invece, con 1.175.305 euro, il biopic Berlinguer - La grande ambizione (voto 6,5), che evita il rischio dell'agiografia, muovendosi con perfetto equilibrio tra il pubblico e il privato di Berlinguer, dal 1973 al 1978, ben reso da un ottimo Elio Germano (foto). Un posto sotto per il deludente horror Longlegs (voto 4), 983.623 euro, dove compare Nicolas Cage nei panni (sopra le righe) di un killer dai risvolti soprannaturali, che assomiglia più a una vecchia parente svampita; trama confusa, tutta estetica e poca sostanza. Sesto è The Substance (voto 6,5; 700.823 euro), film antifemminista, versione body horror, che prende in giro, molto bene, la società dell'immagine. Con Demi Moore che si fa rimpiazzare, a settimane alterne, da una versione più giovane di se stessa, che prende sempre più piede.

Infine, è decimo Fino alla fine (voto 5/6, 468.511 euro), di un Gabriele Muccino che si reinventa con una love story drammatica tra una turista americana e un criminale siciliano; eccedendo nel melò, a discapito del più convincente thriller.

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