Clint Eastwood oggi compie 93 anni ma non ha alcuna intenzione di fermarsi. Dopo aver scritto pagine importanti della storia del cinema come attore e come regista, il genio di San Francisco è pronto a tornare sul set: a metà giugno il ritorno dietro la macchina da presa per “Juror #2”, quello che si candida a diventare il suo ultimo film. La storia con protagonista Toni Collette e Nick Hoult si svolge durante un processo per omicidio e affronta i dubbi di un giurato che poco a poco si rende conto che potrebbe esser stato lui a causare la morte della vittima in un incidente stradale.
Clint Eastwood vanta più di sessant’anni di carriera dividendosi tra recitazione, regia e produzione, senza dimenticare la sua attività di compositore. Volto di pietra del western – lanciato dalla celebre Trilogia del dollaro di Sergio Leone – ma anche antieroe duro e burbero tra drammi, thriller, commedie e polizieschi. Emblema di una certa mascolinità americana, conservatore e per questo a volte osteggiato, bravo da regista tanto quanto da attore, il Clint Eastwood cineasta s’è fatto riconoscere per uno sguardo lucido e severo e soprattutto per le sue storie crude e scomode. Questa importante ricorrenza ci consente di andare a conoscere i suoi 7 migliori film da regista.
Bird (1988)
Premiato a Cannes, agli Oscar (miglior sonoro) e ai Golden Globe (miglior regia), “Bird” è un tributo alla vita e alla musica jazz del grande sassofonista Charlie Parker, inventore del be-bop assieme a Dizzy Gillespie. Uno dei tanti biopic di Clint Eastwood con la musica protagonista, uno straordinario e sensibile omaggio a un genio stroncato a 35 anni da alcol e droga. Impressionante la prova di Forest Whitaker.
I ponti di Madison County (1995)
Tratto dall'omonimo romanzo di Robert James Waller, “I ponti di Madison County” è la sorprendente e riuscita “svolta” romantica di Clint Eastwood, qui protagonista al fianco di un’ammaliante Meryl Streep. Un grande successo al botteghino – 182 milioni guadagnati in tutto il mondo contro un budget di 22 milioni – un ritratto struggente tra felicità autentica e il retrogusto amaro tipico del cinema di Eastwood.
Mystic River (2003)
Duro, senza filtri, perentorio. “Mystic River” rientra a pieno titolo nell’elenco dei migliori film diretto da Clint Eastwood e il motivo è semplice. Una storia potente tra pedofilia, amicizia e la ferocia della vita, duro come un pugno allo stomaco. O più semplicemente il ritratto di vite segnate da traumi incancellabili. Degne di nota le performance dei protagonisti, a partire da Sean Penn e Tim Robbins, entrambi premiati con l’Oscar.
Million Dollar Baby (2004)
Quattro premi Oscar più che meritati: miglior film, miglior regia, miglior attrice protagonista Hillary Swank e miglior attore non protagonista a Morgan Freeman. Tratto da un racconto della raccolta “Rope Burns” di F. X. Toole, “Million Dollar Baby” è probabilmente il film più riuscito del Clint Eastwood regista. Un’altra storia potente, spiazzante, che pone lo spettatore di fronte a domande scomode.
Gran Torino (2008)
Reduce di guerra solitario e a dir poco burbero, Walt Kowalski è noto per la sua intolleranza. Un uomo che non sopporta niente e nessuno che ad un certo punto si trasforma, entrando in contatto con una famiglia di etnia Hmong, che in qualche modo diventa anche la sua. “Gran Torino” è un film sorprendente, che cambia direzione, che offre una narrazione inaspettatamente “buonista” ma senza scadere nel patetico. Il risultato è eccellente.
American Sniper (2014)
Basato sull'omonima autobiografia di Chris Kyle, “American Sniper” è un’accurata e inedita riflessione sull’Iraq. Un’opera molto classica dal punto di vista formale che racconta le assurde regole della guerra in maniera molto lucida. Sei nomination agli Oscar, un premio per il miglior montaggio sonoro. Avrebbe meritato molto di più.
Richard Jewell (2019)
Al momento penultimo film di Clint Eastwood, “Richard Jewell” completa e alza l’asticella del filone dei biopic.
Il regista di San Francisco ripercorre la storia della guarda di sicurezza accusata dell'attentato dinamitardo del 27 luglio 1996 al Centennial Olympic Park di Atlanta, a ridosso delle Olimpiadi. La vicenda di un uomo prima eletto eroe e poi gettato nella polvere grazie alla gogna mediatica. Eastwood al suo zenit, con Paul Walter Hauser e Kathy Bates sugli scudi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.